Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » ItaliaOggi-Partiranno dopo l'estate i tavoli fra ordini e Miur per ridisegnare l'università

ItaliaOggi-Partiranno dopo l'estate i tavoli fra ordini e Miur per ridisegnare l'università

Partiranno dopo l'estate i tavoli fra ordini e Miur per ridisegnare l'università Laure professionalizzanti. Percorsi di studio con chiari sbocchi lavorativi Lauree specializzanti, con chiari sboc...

12/08/2004
Decrease text size Increase text size
ItaliaOggi

Partiranno dopo l'estate i tavoli fra ordini e Miur per ridisegnare l'università
Laure professionalizzanti. Percorsi di studio con chiari sbocchi lavorativi

Lauree specializzanti, con chiari sbocchi professionali. Un binomio inscindibile per gli ordini che al ritorno delle vacanze, tra i primi impegni, avranno proprio quello di ridisegnare, insieme al ministero dell'istruzione e dell'università, Io schema delle classi di laurea della nuova università.
Le tappe dei lavori (verrebbe da dire quasi forzati visto il fitto calendario proposto dai sottosegretario all'istruzione e università Maria Grazia Siliquini) sono già state fissate. Uno, quando possibile, più incontri alla settimana per far dimenticare il progetto stilato da Adriano De Maio per conto del ministro Letizia Moratti, che oltre un anno fa gli aveva affidato la guida di una commissione di riforma, e disegnare una nuova università più vicina al mondo delle professioni.
Contro quel progetto, infatti, si è schierato tutto il mondo ordinistico, preoccupato per alcuni accorpamenti, considerati arditi, e per una tendenza allo snellimento delle materie che avrebbe di fatto cancellato alcune competenze professionali. La Siliquini ha dato chiare assicurazioni che quel testo non solo non è blindato ma è anche poco gradito al ministero, che, quindi, non deve aver apprezzato le conclusioni alle quali era giunto il rettore della Luiss.
La lista degli emendamenti che gli ordini professionali sono pronti a depositare a settembre sul tavolo del Miur è lunghissima, tanto che per cercare di chiudere in fretta (il sottosegretario spera di poterlo fare in sei mesi) si è deciso di istituire un tavolo per ogni area disciplinare e poi un gruppo di coordinamento che avrà il difficile compito di far quadrare i conti. Ma la sfida rischia di essere più difficile del previsto per i tanti interessi legati alle nuove lauree.
Per gli assistenti sociali, infatti, è ora di ottenere un titolo di laurea che riconosca fino in fondo la specificità di questa professione. Per i chimici è necessario non perdere le peculiarità della laurea specialistica e sarebbe utile prevedere, insieme ai nuovi percorsi di studio, anche corsi di aggiornamento e di formazione permanente. I geologi sono ancora con il fiato sospeso per capire se il nuovo testo ripristinerà la laurea quinquennale in geologia che nel testo De Maio era invece confluita in un generico scienze naturali al quale potrebbe di fatto attingere gran parte delle professioni tecniche
Alla ricerca di chiarimenti e di delimitazioni più precise sono anche gli architetti e gli ingegneri anche in relazione ai titoli di laurea triennale. Titoli che, se per alcune professioni sono del tutto residuali, per altre, come è appunto il caso degli ingegneri, cominciano ad assumere un peso non indifferente e bisognano di migliori e più precise garanzie professionali.
Un discorso a parte meritano invece, come è noto, le professioni legali alle quali è dedicato un altro tavolo di lavoro e per le quali è stato disegnato un percorso di laurea ad hoc di un anno di base più un ciclo continuato di altri quattro anni, mentre per tutte le altre varrà lo schema 1+2+2.
Un punto che finora sembra fermo, ma che potrebbe tornare a essere oggetto di discussioni, visto che non tutte le professioni sono ansiose di lasciare il 3+2. Un altro capitolo riguarda le professioni economiche che sono ancora appese (almeno per quanto riguarda dottori commercialisti, ragionieri e revisori dei conti) al filo dell'albo unico, impantanato nelle lungaggini parlamentari.

La riforma
Cosa prevede
" Un anno di base uguale per tuttiI e poi due percorsi distinti della durata di due anni. Il primo consentirà di conseguire la laurea di base ,il secondo la laurea magistrale che darà accesso albi professionali
Cosa dicono le professioni
" No all'accorpamento delle classi di laurea e più titoli di studio per ogni profilo professionale
" Più sbocchi professionali e meno sovrapposizioni per i titoli di laurea triannale
La strategia del governo
" A settembre saranno costituiti presso il Miur più tavoli di lavoro per mettere a punto nuove classi di laurea."