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ItaliaOggi- Più immatricolati Ma il 3+2 è un flop

Alla Sapienza il punto sulla riforma universitaria. Più immatricolati Ma il 3+2 è un flop Aumentano gli immatricolati, diminuiscono gli abbandoni, ma la riforma del 3+2, a cin...

13/01/2006
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ItaliaOggi

Alla Sapienza il punto sulla riforma universitaria.

Più immatricolati Ma il 3+2 è un flop

Aumentano gli immatricolati, diminuiscono gli abbandoni, ma la riforma del 3+2, a cinque anni dalla sua applicazione, non convince. E ancora meno il riordino che avverrà con il nuovo assetto cosiddetto a 'y'. Troppi corsi di laurea, soprattutto per le lauree di I livello, troppi esami da sostenere che non ampliano l'offerta formativa ma al contrario, si dice, la frammentano, e poi troppa distanza tra il mondo dell'università e quello del lavoro.
Questi i temi caldi della conferenza che si è tenuta ieri a Roma presso l'università La Sapienza che ha fatto il punto della situazione sull'applicazione della riforma degli ordinamenti didattici introdotta con il dm 509/99 e sulle novità ulteriori connesse con il dm 270/2004. Lo schema in vigore prevede una laurea triennale di I livello e una specialistica di II livello, biennale. Con il nuovo assetto a 'y', invece, dopo un primo anno comune, gli studenti possono scegliere tra due opzioni: un percorso biennale professionalizzante, che conduce alla laurea triennale, o un percorso metodologico di preparazione a un ulteriore biennio, che conduce al conseguimento della laurea magistrale. I cambiamenti, come ha rilevato il rettore della Sapienza Renato Guarini, quando sarà applicato il dm 270, cosa che non avverrà prima dell'anno 2007/2008, 'non sono di poco conto' e vanno da una separazione netta tra le lauree di I e II livello alla creazione di un percorso comune per corsi di laurea della stessa classe. 'Non applicheremo il 270 finché non avremo risolto tutte le contraddizioni che lo caratterizzano', ha precisato ancora Guarini. Dubbi e perplessità sulla riforma degli ordinamenti provengono anche dalle rappresentanze studentesche, riunite da due giorni (oggi sarà l'ultimo) in un convegno teso a evidenziare i punti di eccellenza e di criticità propri delle riforme in atto. Gli studenti chiedono al ministro dell'istruzione chiarimenti sul nuovo ordinamento universitario, la diminuzione della frammentarietà dei corsi e la necessità di fornire adeguate risorse economiche. Davanti a queste preoccupazioni non si fa attendere la risposta della Moratti, anche se da lontano, giacché il ministro 'part-time', come è stata definita dagli studenti, non si è presentato al convegno, ma con un comunicato rende note le iniziative condotte dal suo ministero, dichiarando soprattutto di aver destinato 288 mln di euro in più per diritto allo studio, orientamento, residenze, assegni di ricerca, mobilità.