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ItaliaOggi-Riforma Moratti come lettera morta

Il sindacato affila le armi per il confronto con l'esecutivo. Nessuna applicazione per i libri di testo. Riforma Moratti come lettera morta Cgil scuola: mai attuata, tutor non tutel...

02/09/2005
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ItaliaOggi

Il sindacato affila le armi per il confronto con l'esecutivo. Nessuna applicazione per i libri di testo.

Riforma Moratti come lettera morta

Cgil scuola: mai attuata, tutor non tutelati e genitori nel caos

Sonora bocciatura della riforma Moratti. Non tanto, o comunque non solo, per i suoi contenuti, ma perché si tratta di una riforma incompleta, contraddittoria, che nei fatti, dopo due anni dalla legge che l'ha istituita, non è stata ancora attuata, gettando nel caos docenti e genitori.
A stendere la pagella impietosa, dall'anticipo delle iscrizioni presso le materne al tutor, dal portfolio delle competenze agli organici, è la Cgil scuola. All'avvio del nuovo anno scolastico, iniziato ieri, il sindacato affila le armi del confronto con il governo sul tema dell'istruzione e torna a contestare duramente la legge n. 53/2003 e i suoi effetti. O meglio i suoi non effetti, visto che molti tronconi della riforma non sono ancora stati attuati e il tempo per farlo è davvero poco (la delega al governo scade il prossimo 17 ottobre). Un dato di fatto che però crea ulteriore incertezza nei dipendenti, insegnanti e ausiliari, tecnici e amministrativi, oltre che negli studenti e nelle famiglie. Alle prese con una scuola che, sostiene Enrico Panini, segretario del sindacato, 'non si sa più quale sia'. Anche se è proprio la mancata attuazione a creare agitazione nella maggioranza. Se non ci saranno ulteriori proroghe, allo scoccare del 17 ottobre ciò che è fatto è fatto, ciò che non è fatto, come la rinnovata scuola superiore, più facilmente potrà essere rifatto dalla coalizione che guiderà il prossimo governo. È una delle motivazioni, questa, che sottende alla scelta del ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, di avviare una sperimentazione dei nuovi licei.

Ad aprire il lungo dossier della Cgil scuola, la figura del tutor, l'insegnante che coordina il lavoro degli altri docenti, orienta gli alunni e si rapporta con i genitori. Una funzione, questa tutoriale, che è materia contrattuale e sulla quale erano state avviate nel 2004 le trattative. Mai chiuse. A rigore, dunque, dice il sindacato, le scuole non dovrebbero ne potrebbero prevedere l'insegnate tutor.

A seguire i libri di testo, per i quali ieri l'associazione degli editori ha chiarito che i prezzi sono aumentati solo dell'1,17%. Con la circolare n. 46 del 22 aprile del 2005, rileva il sindacato, il ministero ha dettato nuove disposizioni per la loro adozione nella scuola elementare e nelle prime due classi della scuola media, prevedendo che i testi adottati debbano essere coerenti con le indicazioni nazionali, che sostituiscano i vecchi programmi di insegnamento. Ma l'iter di adozione delle indicazioni nazionali in questione non è mai stato completato. Per cui i nuovi programmi ci sono ma non sono prescrittivi, 'rappresentano niente di più che un documento come tanti'.

Nel mirino della Cgil anche il portfolio delle competenze, cioè la documentazione del percorso formativo e delle competenze acquisite da ciascuno studente. 'Allo stato attuale', afferma il sindacato, 'non esiste a livello nazionale un modello-tipo di portfolio visto che il Miur non ha ancora emanato lo specifico decreto sulla valutazione degli apprendimenti degli studenti previsto dalla riforma'. Bocciata dal sindacato anche l'iscrizione anticipata dei piccoli alla scuola dell'infanzia. 'Le intese regionali sono indispensabili per stabilire le regole e le condizioni senza le quali l'anticipo non potrà essere attuato'. Del resto, considera la Cgil, 'la Consulta ha dichiarato l'illegittimità costituzionale degli anticipi nella scuola dell'infanzia e per coerenza anche di quelli nella scuola primaria. A oggi non risulta che il Miur abbia compiuto i passi necessari al ripristino della legittimità. Sul fronte degli organi, è contestata la scelta del governo di bloccare gli organici sono per l'anno in corso. Niente si sa su quello che succederà nei prossimi anni, mentre 'migliaia di nuove richieste di tempo pieno o prolungato non trovano accoglimento'. Uno scenario che sarà sicuramente ribaltato dalla Moratti, che martedì prossimo presenterà alla stampa le novità del nuovo anno scolastico.