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ItaliaOggi: Salario variabile

Siglata l'intesa sul contratto: 118 in più agli edili secondo Walter Schiavella, il segretario di Fillea Cgil, le clausole normative renderanno più difficile il ricorso al lavoro nero e sommerso nei cantieri perchè il contratto va nella direzione di premiare le imprese in regola

21/04/2010
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ItaliaOggi

Aumenta il rischio di lavoro nero

Tra i mal di pancia dei costruttori, le sofferenze delle micro imprese e delle aziende artigiane del settore delle costruzioni, alla vigilia della seconda edizione degli stati generali, il 14 maggio, per chiedere la governo provvedimenti anti crisi per il settore dell'industria delle costruzioni, in ginocchio, è stato siglato dopo due settimane di lunghe trattative. Riguarda circa 1.200.000 addetti fissa l'aumento in busta paga, in tre anni, da 106,47, per l'operaio qualificato, a 118 euro per lo specializzato. Gli aumenti sapranno in tre tranches, pari rispettivamente a euro 35,10 dal 1° aprile 2010, euro 35,10 dal 1° gennaio 2011 ed euro 36,27 dal 1° gennaio 2012.Ma il contratto segna una svolta storica perché per la prima volta struttura il salario dei lavoratori del cantiere in una parte fissa e una variabile legando quella variabile a una sorta di premialità, rimandata alla contrattazione di secondo, quella territoriale. Il salario variabile sarà parametrato allo stato di salute dell'impresa e alla trattativa del territorio. Dunque, è questa condizione che ha permesso di chiudere il contratto che altrimenti sarebbe rimasto ancora in stand by per molto. Il sindacato è soddisfatto è parla di un buon contratto, vantaggioso per la parte economica e ancor più, forse, per quella normativa perchè inserisce una sorta di sanzione per le aziende che fanno ricorso al part-time per non regolarizzare i lavoratori. Le aziende che superano il tetto del 3% fissato dalla legge per i lavoratori in carico come part-time si vedranno rifiutare il Durc, il documento per la regolarità contributiva indispensabile per partecipare agli appalti pubblici ma che d'ora in poi viene esteso anche ai lavori privati.Dunque, secondo Walter Schiavella, il segretario di Fillea Cgil, il maggiore sindacato dei lavori edili, queste clausole normative, che assomigliano a sanzioni che prima mancavano, renderanno più difficile il ricorso al lavoro nero e sommerso nei cantieri perchè il contratto va nella direzione di premiare le imprese in regola. Ma, pur condividendo l'orientamento il rappresentante della controparte, il presidente dei costruttori edili dell'Ance, Paolo Buzzetti, è convinto che il lavoro nero, invece, aumenterà, se continuerà ad essere così aperta la forbice del costo del lavoro con la forchetta sproporzionatamente aperte fra il netto in busta paga di un lavoratore edile specializzato, che guadagna all'incirca 1700 euro e gli oltre 4300 euro che invece deve sostenere l'azienda come costo di quella stessa unità produttiva. «È insostenibile ma non è questione di contratto. L'operaio dovrebbe prendere di più. Il lavoro nero non si riuscirà a debellare se non si riporterà un rapporto più equo fra la forbice». Buzzetti ha rilevato che il nuovo contratto introduce il principio della variabilità dell'aumento dei salari in proporzione alla valutazione dell'andamento dell' azienda e nel territorio. «Un concetto nuovo», ha detto, «e questo ha indotto le parti a chiudere. Passo importante e ci convince. Un accordo storico, mai passato nell'edilizia. È un primo principio di premialità e della produttività aziendale. Molto importante e molto positivo, ed è stato faticosissimo ottenerlo dal sindacato. Se non ci fosse stato non l'avremmo raggiunto». Riguardo gli ammortizzatori sociali, l'Ance ha chiesto che i denari che pagati in più all'Inps, pari al 5% rispetto al resto del settore manifatturiero, vengano impiegati per fare formazione sulla sicurezza. Cig più lunga e somme pagate in più per la formazione come misure anticrisi. Il sindacato è d'accordo.