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ItaliaOggi-Saltano le assunzioni dirette dei prof

Saltano le assunzioni dirette dei prof Saltano le assunzioni dirette dei docenti. Non saranno più le scuole ad assumere i docenti, anche se solo per una quota parte. Si utilizzerà un s...

18/01/2005
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ItaliaOggi

Saltano le assunzioni dirette dei prof

Saltano le assunzioni dirette dei docenti. Non saranno più le scuole ad assumere i docenti, anche se solo per una quota parte. Si utilizzerà un sistema misto, universitario e concorsuale, su base regionale. Il passo indietro sul decreto legislativo, attuativo dell'articolo 5 della legge n. 53/2003, in materia di formazione ai fini dell'accesso all'insegnamento si è registrato la scorsa settimana, quando il ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, ha presentato ai sindacati una bozza di articolato diversa rispetto alla prima versione di sette mesi fa.
Fra le novità, anche la mancata previsione di una definizione per via legislativa del nuovo profilo professionale degli insegnanti, che contrasta con l'attuale presenza in parlamento di un testo di legge che va invece proprio in quel senso.

La revisione del decreto risponde in parte alle critiche sollevate

dai sindacati ma è anche funzionale a un eventuale piano pluriennale di assunzione per l'assorbimento del precariato pregresso (si veda ItaliaOggi di martedì scorso).

A copertura dei prossimi pensionamenti, l'amministrazione scolastica dovrebbe provvedere, secondo il nuovo schema, assumendo per un 50% dalle attuali graduatorie permanenti e per il restante 50% da un canale regionale che dovrebbe tener conto delle lauree conseguite presso le università e del praticantato.

L'INGRESSO

Per accedere alle nuove graduatorie è prevista una procedura concorsuale finalizzata alla copertura dei posti vacanti nella sola regione. Vengono attivate due tipologie di posti, e quindi di percorsi formativi, di pari dignità: una laurea magistrale, di cui non è ancora fissata la durata, finalizzata all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e primaria, e un diploma accademico, per l'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

I NUMERI

I posti da mettere a concorso saranno decisi con decreto interministeriale di validità triennale.

LA FORMAZIONE

L'abilitazione si consegue al termine del percorso di formazione, con la valutazione dei periodi di tirocinio svolti nelle scuole, a cui si aggiunge il superamento di un esame di stato con prove specifiche.

La formazione sarà svolta in appositi centri universitari che si occuperanno anche della preparazione in servizio.

GRADUATORIE

A compimento del percorso gli interessati sono collocati in una graduatoria distinta per ordini e gradi di scuola, da parte degli uffici scolastici regionali, i quali, sulla base di un contingente di posti accantonati, procedono all'assegnazione degli aspiranti docenti per lo svolgimento di 'un anno di applicazione all'insegnamento' presso un istituto scolastico, in cui il docente si impegnerà per 180 giorni, affiancato da un tutor, con contratto di formazione lavoro.

Per la positiva conclusione è prevista la discussione con il comitato di valutazione della scuola di una relazione finale.

A conclusione dell'anno di applicazione il dirigente stipulerà, in presenza di elementi positivi di valutazione, con il docente il contratto di lavoro a tempo indeterminato.

FASE TRANSITORIA

Un decreto del ministero disciplinerà i corsi di abilitazione previsti dall'articolo 1 della legge n. 143/2004.


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