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ItaliaOggi-Status insegnanti No dagli atenei

rettori della Crui sulle proposte della Cdl. Status insegnanti No dagli atenei Le università dicono no al maxiemendamento della maggioranza sullo status giuridico dei docenti univer...

25/02/2005
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ItaliaOggi

rettori della Crui sulle proposte della Cdl.

Status insegnanti No dagli atenei

Le università dicono no al maxiemendamento della maggioranza sullo status giuridico dei docenti universitari. Secondo i rettori della Crui che ieri si sono riuniti in assemblea straordinaria la maggioranza sta affrontando 'in modo confuso questo delicatissimo tema' e per di più si assiste a uno 'stravolgimento demagogico delle proposte' che loro stessi avevano discusso in questi giorni con governo e parlamento. Parole dure che ieri sono state messe nero su bianco in un documento ufficiale fatto circolare nel pomeriggio e che saranno ribadite con forza, a meno di improvvisi cambi di registro, nella nuovo assemblea straordinaria convocata per il prossimo 2 marzo, giorno nel quale è stato indetto lo sciopero di tutte le università. I perché di questa netta presa di posizione della Crui sono spiegati dettagliatamente nel documento. Innanzitutto, dicono i rettori viene disattesa la promessa, confermata anche dallo stesso relatore del provvedimento, Mario Pepe (Fi) 'di trasformare la legge delega in legge ordinaria'. Né viene affermata 'una differenziazione chiara tra tempo pieno e tempo definito', senza contare che le proposte di modifica sembrano 'svilire il ruolo dell'aggregato per la ricerca, figura che ha senso solo in una prospettiva di piena valorizzazione delle responsabilità scientifiche e didattiche che gli vengono attribuite'. Del tutto inaccettabile, inoltre, secondo la Crui è anche 'il mancato riconoscimento delle attività di docenza e di ricerca degli attuali ricercatori, che deve invece tradursi nell'istituzione di un ruolo non ad esaurimento, quello del professore aggregato, unica scelta chiara e condivisa che oggi può essere fatta'. Né la soluzione dei giudizi di idoneità da attribuire di volta in volta ai professori associati appare percorribile, dal momento che produrre costi insostenibili per le già malconce casse degli atenei. A fronte di tutto questo la Crui, spesso schiva dallo schierarsi apertamente a favore di scioperi e manifestazioni indette dalle associazioni di docenti e di ricercatori oltre che dalle organizzazioni sindacali confederali, si dice solidale con la giornata di protesta indetta da tutte le università per il prossimo 2 marzo e anzi lancia un invito all'unità per far fronte compatti a un 'momento tanto grave'. Musica per le orecchie delle organizzazioni sindacali e delle associazioni della docenza che già in mattinata dopo un incontro con la Crui avevano fatto sapere di essere totalmente contrari al maxiemendamento.