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ItaliaOggi: Stranieri, ecco la task force
Ci saranno lezioni delle lingua di origine a scuola e un programma Rai per l'apprendimento dell'italiano. Si lavorerà per evitare il fenomeno di classi e istituti ghetto, per sostenere economicamente i progetti delle scuole e per diffondere il rispetto dell'obbligo anche tra gli stranieri.
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La novità numerica più rilevante riguarda le scuole superiori. Nell'ultimo anno scolastico la presenza di alunni stranieri nella secondaria di II grado ha fatto registrare un più 38,2% di iscritti. Un incremento che supera quello di tutti gli altri ordini di scuola evidenziando una nuova realtà: la fase iniziale della prima accoglienza è finita, la presenza di alunni migranti in classe non è più un fenomeno transitorio. Lo ha detto anche il ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni: oggi la partita dell'integrazione si gioca innanzitutto a scuola. E il ministero ha annunciato una via italiana all'integrazione le cui prime linee sono state indicate venerdì scorso da viale Trastevere. Lo aveva anticipato a ItaliaOggi Letizia De Torre (vedi AziendaScuola del 25 luglio 2006), sottosegretario all'istruzione. Lo ha confermato Fioroni: ci sarà una task force che si occuperà dei migranti.
Ci saranno lezioni delle lingua di origine a scuola e un programma Rai per l'apprendimento dell'italiano. Si lavorerà per evitare il fenomeno di classi e istituti ghetto, per sostenere economicamente i progetti delle scuole e per diffondere il rispetto dell'obbligo anche tra gli stranieri.
Che quest'anno raggiungeranno quota 500mila. Erano 430mila lo scorso settembre, otto volte e mezzo quelli di dieci anni fa. Quasi un quarto degli alunni migranti (il 24,6%) si trova in Lombardia. L'area geografica di maggior presenza è in Nord-Est. A oggi il 64% delle scuole italiane (due su tre) ospita alunni stranieri. Con punte maggiori di presenze alla primaria (38,7%), seguono le medie (22,7%). Ma il fenomeno nuovo è quello delle scuole superiori dove le iscrizioni di stranieri hanno subito un'impennata.
L'anno scorso in 800 mila hanno frequentato licei e istituti tecnici e professionali, preferendo, però, nell'80% dei casi, questi ultimi. E cresce anche la presenza di adulti stranieri nei centri di formazione permanente, soprattutto al Nord. Ma rimane il problema forte del ritardo scolastico: al primo anno delle superiori 7 studenti stranieri su 10 (il 75,5%) frequenta una o più classi inferiori a quella prevista in base all'età. Tra gli italiani il fenomeno riguarda 2 alunni su 10. Alle medie il problema coinvolge il 47,1% dei migranti, uno su due.
Alla primaria il 10%. Le scuole italiane accolgono 191 cittadinanze straniere: prevalgono albanesi (16,3%) e marocchini (14%). Il capoluogo con più migranti in classe è Milano (12,7%), poi viene Alessandria (11,8%). La provincia con più stranieri a scuola è Mantova (11,9%), segue Piacenza (11,8%).