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ItaliaOggi: Un contratto per l'istruzione, al via l'operazione salvezza

Il primo faccia a faccia sulla nuova suddivisione si è svolto ieri all'Aran tra il commissario straordinario dell'agenzia, Antonio Naddeo, e i sindacati. Il vertice si è arenato sulla proposta delle regioni di fare comparto unico con la sanità, mentre gli enti locali andrebbero da soli.

20/04/2010
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ItaliaOggi

Di Ales.Ric.

L'appiglio è quella parte dell'atto di indirizzo firmato dal ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, che recita testualmente: «Per quanto concerne il personale di cui all'art. 41, comma 3, del d.lgs. n. 165 del 2001, così come modificato dall' art. 56 del d.lgs. n. 150 del 2009, da collocare nei nuovi comparti ed aree di contrattazione,
l'Aran dovrà tener conto delle peculiarità sotto il profilo ordinamentale del personale della Scuola nonché per la rilevanza del medesimo in termini numerici (circa 1.200.000 unità) rispetto al restante personale delle amministrazioni». Nell'ambito dei 4 comparti in cui dovrà essere radunato tutto il personale del pubblico impiego, questa previsione lascerebbe intendere che la scuola possa avere un comparto, e un contratto, ad hoc. Al massimo con l'università e la ricerca, che però sono contese anche dal settore ministeri. Il primo faccia a faccia sulla nuova suddivisione si è svolto ieri all'Aran tra il commissario straordinario dell'agenzia, Antonio Naddeo, e i sindacati. Il vertice si è arenato sulla proposta delle regioni di fare comparto unico con la sanità, mentre gli enti locali andrebbero da soli. Ma il divorzio tra regioni, da un lato, e comuni e province, dall'altro, è fortemente avversato dai sindacati. In attesa di una soluzione, la partita è stata rinviata.