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Il Tar boccia le graduatorie Scuola: il ministero fa appello contro la sentenza ...

07/10/2005
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Il Tar boccia le graduatorie
Scuola: il ministero fa appello contro la sentenza


ROMA. Una sentenza del Tar del Lazio potrebbe rivoluzionarie graduatorie scolastiche degli insegnanti. Il minstero si affanna a smentire questa rivoluzione, ma intanto fa appello contro la sentenza mentre i sindacati chiedono spiegazioni.
La sentenza del Tar del Lazio ha stabilito che i docenti inclusi nelle graduatorie permanenti provinciali, per le supplenze e le immissioni in ruolo, se non raggiungono il massimo del punteggio di servizio, possono far valere anche più di 6 mesi di servizio per anno scolastico. In questo modo il tribunale amministrativo ha annullato la normativa che prevedeva il divieto di far valere più di sei mesi di servizio per anno.
In sostanza, il servizio prestato in altra classe di concorso-ordine di scuola, se la sentenza fosse confermata anche in secondo grado, diventerebbe trasferibile per intero e quindi in caso di incarico annuale potrebbe garantire fino a 12 punti, contro i 6 previsti fino ad ora. "E' chiaro che, essendo le sentenze del Tar immediatamente esecutive, se non ci sarà l'appello al Consiglio di Stato da parte del ministero dell'Istruzione - osserva la Flc-Cgil - questa sentenza determinerà una vera rivoluzione nelle graduatorie (con rifacimento delle nomine) e un ulteriore contenzioso da parte di tutti coloro che, attenendosi alle disposizioni, avevano indicato solo 6 mesi di servizio non specifico". E il segretario della Flc Cgil, Enrico Panini, sottolinea come "l'inefficienza del ministero diretto da Moratti è tale che siamo ormai in cinque anni alla decima correzione delle graduatorie in seguito a sentenze del tribunale amministrativo".
Anche la Cisl-scuola ha chiesti al ministero una "sollecita iniziativa, per evitare una ulteriore serie di contraccolpi che si aggiungerebbero a quelli già presenti per il ritardo di alcune nomine". Di sentenza che "getta nel caos il lavoratori e le lavoratrici precarie della scuola" parlano i Cobas della scuola che ritengono che le graduatorie "saranno terremotate".
Sulla vicenda è intervenuto ieri sera il Ministero dell'Istruzione che ha affermato che non ci sarà invece Nessuna rivoluzione nelle graduatorie per effetto della sentenza del Tar. Lo assicura il ministero dell'Istruzione secondo il quale la sentenza è "frutto di una non esatta valutazione di una situazione complessa". L Amministrazione, pertanto - informa il dicastero di viale Trastevere - sta proponendo appello al Consiglio di Stato. Il caso concreto dei ricorrenti, comunque - aggiunge - non incide sulle graduatorie che di conseguenza non sono soggette a revisione.