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L'Anci invita i Comuni ad un SETTEMBRE PEDAGOGICO

L'Anci invita i Comuni ad un SETTEMBRE PEDAGOGICO da www.anci.it Nuovi rapporti tra i Comuni e le scuole del territorio di competenza sono ormai ampiamente disegnati dalla normativa che si ...

28/07/2004
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L'Anci invita i Comuni ad un SETTEMBRE PEDAGOGICO

da www.anci.it

Nuovi rapporti tra i Comuni e le scuole del territorio di competenza sono ormai ampiamente disegnati dalla normativa che si è succeduta negli ultimi anni.

E anche se alcuni aspetti di tale relazione dovranno essere oggetto di semplificazione e chiarimenti, per superare alcune commistioni di carattere amministrativo, siamo in una situazione in cui anziché adoperarci per una ulteriore fase di convulsa legificazione dovremmo accelerare i processi di integrazione tra i due soggetti, che le norme attuali consentono, anzi richiedono.

Sono infatti ormai acquisite procedure e norme per l'equilibrio ottimale tra domanda e organizzazione dell'offerta formativa per un efficace esercizio dell'autonomia, per la definizione della quantità di istituzioni scolastiche presenti nel territorio.

E se per il principio di sussidiarietà è assegnata ai comuni la programmazione della istituzione delle scuole ed il compito della definizione delle reti scolastiche, che saranno raccolte in una organizzazione provinciale, la scuola per adeguare l'offerta ai bisogni di una utenza con peculiari caratteristiche da esaltare o modificare, dovrà compiere una analisi dei bisogni formativi del territorio, delle sue difficoltà e potenzialità, condotta in forte relazione con l'ente locale.

Questo, istituzionalmente rappresentativo del territorio e conoscendo i bisogni di ciascun luogo, parteciperà al disegno comune delle potenzialità occupazionali e formative, essenziale per adeguare l'offerta formativa "alle esigenze educative del territorio e nel rispetto della progettualità territoriale".

Per giungere a questo risultato gli enti locali devono sempre più assumere la consapevolezza che il loro ruolo non è confinato alla fornitura di servizi di supporto, scollegati dalla programmazione scolastica, ma è divenuto quello di soggetti inclusi dalla legge tra coloro che pianificano l'offerta formativa.

Molti dei servizi erogati dall'ente locale vanno inseriti nella programmazione scolastica non come interventi esterni, svolti per integrare l'offerta statale, ma come risposte ai bisogni dei cittadini, per cui i due soggetti autonomi si devono coordinare per programmare l'utilizzo delle risorse.

Ricordiamo anche che i contenuti del Regolamento per l'Autonomia delle Istituzioni Scolastiche accentuati delle recenti modifiche Costituzionali e presenti anche nella legge delega sui principi generali del sistema d'istruzione nonché nei disegni di legge di ulteriori modifiche costituzionali costituiscono "definitiva affermazione del principio che la scuola è un servizio pubblico in senso oggettivo e non una funzione statale".

l concetto di diritto allo studio, art.34/Costituzione, che garantisce a tutti, anche privi di mezzi, il raggiungimento dei gradi più alti dell'istruzione, riscontra anche una interpretazione estensiva che accosta al diritto all'accesso, il diritto al successo formativo, collegando lo stesso allo sviluppo della persona, nel rispetto delle sue specifiche caratteristiche.
Pertanto l'autonomia scolastica creata, per la definizione e la realizzazione dell'offerta formativa, con primo referente lo Stato e l'amministrazione decentrata, dovrà svolgere il proprio ruolo alla luce del suo riconoscimento costituzionale e delle nuove competenze della regione e degli enti locali.

Dalle numerose disposizioni normative a partire dalle Bassanini emerge inoltre un filone privilegiato di rapporto tra la scuola ed il territorio, che connota e arricchisce l'essenza della autonomia scolastica, per cui le scuole, riducendosi il rapporto con le direttive ministeriali, possono e debbono far ricorso agli enti territoriali, soggetti di competenze sull'istruzione nuove e di qualità diversa dalle precedenti.

In questo contesto, arricchito dalle positive e numerose esperienze locali, nasce la opportunità di determinare un momento comune a tutto il Paese in cui le due autonomie possano riflettere e progettare insieme il nuovo anno scolastico in tutti i suoi aspetti, in cui la Città possa rappresentare il naturale luogo di riferimento per costruire quel necessario sentire e progettare comune.

A tal fine è stato individuato il mese di settembre in cui la città accompagna i bambini, gli insegnanti, i genitori nell'inizio dell'anno scolastico.

I giorni di settembre che precedono e accompagnano l'inizio delle scuole rappresentano infatti un momento ricco di significati per coloro che a diverso titolo a quell'appuntamento si avvicineranno: per i bambini e i ragazzi che devono "ripensarsi" nella dimensione di studenti, per i genitori confusi da forme di informazione sempre più assimilabili alla "pubblicità", per le scuole e gli insegnanti impegnati nel predisporre l'avvio dell'attività didattica.

L'Anci ha pertanto accolto con favore una proposta pervenuta dal CIDI, che intende comunque allargare a tutte le Associazioni che ritengano di poterla condividere ed arricchire, per fare sì che l'inizio della scuola diventi un evento delle Città.

Si allega pertanto una bozza provvisoria relativa alla iniziativa che avrà per il prossimo anno scolastico un avvio sperimentale e nelle città che intenderanno costituire un primo nucleo per la creazione di un clima di collaborazione oltre che di realizzazione di rapporti obbligati.

Le città che intendono aderire sono invitate a far pervenire la loro adesione attraverso fax all'Anci al numero 06-68009202 Ufficio Istruzione-Cultura- Sport, entro il 12 giugno p.v. dichiarando semplicemente la loro intenzione di attivare anche nel loro territorio iniziative di relazione e di approfondimento dei temi suggeriti sotto la denominazione di Settembre Pedagogico, come proposto dall'Anci Nazionale.

Un comitato ristretto individuato dalla Commissione Istruzione dell'Anci, provvederà a definire meglio i rapporti e le programmazione entro la fine del mese di giugno.

Del lavoro del comitato, che terrà conto anche delle proposte e suggerimenti che perverranno, si darà conto dal sito dell'associazione.

Programma provvisorio:
Settembre Pedagogico per cominciare bene la scuola
L'avvio della scuola è un grande evento della città.

Che obiettivi si pone?
1. nel tempo di svolgimento (settembre) è finalizzato a far percepire l'inizio della scuola come un fatto dell'intera comunità cittadina
2. nella prospettiva dell'anno scolastico rappresenta un momento di avvio e/o consolidamento della rete delle scuole all'interno del sistema formativo del territorio una specie di "conferenza permanente" rivolta a tutti i soggetti del fatto educativo

Cos'è?
Il Settembre Pedagogico comprende un insieme di iniziative da realizzare nei giorni che precedono l'inizio delle scuole e da proseguire per tutto il mese di settembre:

- Eventi culturali (dibattiti, proiezioni, teatro, musica, mostre&) per tutta la cittadinanza
- Iniziative per e con i bambini e i ragazzi
- Momenti di confronto rivolti ai genitori
- Attività specifiche per gli insegnanti (dibattiti, attività di progettazione comune tra scuole, iniziative di formazione e/o di approfondimento, presentazione dei POF, avvio della loro revisione)
- Iniziative rivolte a tutti gli operatori del "sistema formativo del territorio"

Da chi è promosso?
L'ente promotore è la città che attiva un protocollo con scuole, associazioni professionali e culturali, Università &.
Come è organizzato?
Si costituisce un comitato organizzatore che definisce le scelte delle iniziative e la loro realizzazione

Quali sono i tempi di realizzazione?
La progettazione viene effettuata nei mesi che precedono le vacanze (giugno-luglio):
Definizione degli accordi con le scuole e gli altri co-protagonisti.
Definizione e predisposizione delle iniziative.

Negli ultimi giorni di agosto si avvia la comunicazione e si mettono a punto gli aspetti operativi delle iniziative.