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L'Arena-Sindacati e Unione: "Scelta classista"

- REAZIONI. Aspre critiche dall'opposizione: schiaffo ad un diritto Costituzionale Sindacati e Unione: "Scelta classista" Regioni sul piede di guerra. Forza Italia: salvaguardata la meritocraz...

29/05/2005
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L'Arena

- REAZIONI. Aspre critiche dall'opposizione: schiaffo ad un diritto Costituzionale
Sindacati e Unione: "Scelta classista"
Regioni sul piede di guerra. Forza Italia: salvaguardata la meritocrazia
Roma. È bastato il primo ok preliminare del governo al decreto sulla scuola secondaria per scatenare l'indignazione di opposizione, sindacati e Regioni che criticano metodo e merito del provvedimento, difeso e apprezzato invece, da Forza Italia e An. Durissimo il giudizio del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani: "Trovo inaccettabile che l'esecutivo si riservi di acquisire un semplice parere delle Regioni, mentre riserva loro integralmente il livello di istruzione e formazione spezzando un ordinamento dovrebbe rimanere unitario". Coro di "no" da parte dei sindacati. "Il provvedimento aumenterà le disuguaglianze tra giovani", commenta Panini della Flc-Cgil annunciando uno "scontro durissimo": "Il governo ha approvato un testo che è il frutto di un lungo lavorio in segrete stanze. Il provvedimento che relegherà la scuola secondaria nel ruolo di chi sanziona, anche culturalmente, le differenze anziché contribuire a superarle". Di Menna (Uil scuola) chiede di "aprire una discussione per un processo di riforma condiviso". Secondo i Cobas l'alternanza scuola-lavoro propugnata dalla Moratti "altro non è che apprendistato gratuito al servizio dell'impresa privata".
Levata di scudi da parte delle forze di opposizione. Ranieri (Ds) parla di "strappo istituzionale" e Titti De Simone (Prc) mentre Bergonzi (Pdci) sottolinea come il decreto sia un "inaccettabile schiaffo al diritto di istruzione sancito dalla Costituzione". L'Unione degli studenti parla di "giornata nera per la scuola italiana" e Azione studentesca (vicina alla destra) ritiene il provvedimento un contenitore da riempire di contenuti. A difendere il ministro è Forza Italia. Garagnani apprezza il provvedimento: "Salvaguarda il giusto criterio della meritocrazia e dello sviluppo delle potenzialità individuali". E secondo Valditara (An) non solo è stato salvato il carattere nazionale dell'istruzione tecnica, ma il modello approvato, che prevede la trasformazione degli istituti tecnici in licei tecnologici, "assicura una maggiore apertura culturale ai gradi direttivi dell'industria italiana".