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L'Articolo-La protesta esce dalle aule e incontra la politica

La protesta esce dalle aule e incontra la politica Dal camper ai palazzi della politica, dalle aule degli edifici scolastici a quelle dei Consigli (comunali, provinciali, regionale). La protesta ...

13/05/2005
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L'Articolo

La protesta esce dalle aule e incontra la politica

Dal camper ai palazzi della politica, dalle aule degli edifici scolastici a
quelle dei Consigli (comunali, provinciali, regionale). La protesta della
Flc-Cgil contro il taglio degli organici esce dai confini - stretti - del
mondo dell'istruzione. Per coinvolgere istituzioni, partiti, società civile.
Ieri nella struttura mobile che presidia, oramai da cinque giorni, la sede
dell'Ufficio scolastico regionale in via Ponte della Maddalena, il
segretario campano della Flc-Cgil Franco Buccino e i cinque coordinatori
provinciali hanno incontrato alcuni esponenti del centrosinistra. Un
cordiale vis-à-vis durante il quale sono state esposte, una dopo l'altra, le
emergenze della scuola. E alla fine, i segretari regionali di Ds,
Rifondazione comunista e Sdi (Gianfranco Nappi, Vito Nocera, Fausto Corace)
e il presidente napoletano della Margherita (Pasquale Sommese), non hanno
potuto far altro che esprimere un giudizio "fortemente preoccupato" sullo
stato delle cose, facendo proprie molte delle richieste dei sindacati.
"Nella ripartizione degli organici operata dal Ministero - spiega Buccino -
la Campania è doppiamente penalizzata, perché parte da una situazione di
svantaggio, legata anche ad antiche difficoltà di doppi turni e di edilizia
scolastica carente, e perché da allora ha gli stessi tagli delle altre
regioni. Si riduce un tempo scuola che già era essenziale, si scende al di
sotto dei livelli minimi: e questo avviene indifferentemente in tutte le
zone della regione, anche nelle tante aree a rischio del nostro territorio".
A destare preoccupazione non sono soltanto le tabelle sugli organici di
diritto elaborate dal Miur (oltre mille i posti cancellati, tra personale
docente, Ata e collaboratori scolastici), ma anche i risvolti della riforma
Moratti: "Le novità previste dal governo - continua il segretario Flc-Cgil -
di certo non aiutano la nostra regione, perché ridimensionano il tempo
scuola, reintroducono una differenza tra attività obbligatorie e
facoltative, riducono l'obbligo scolastico, anticipano la scelta del doppio
canale: tutti elementi che dividono gli alunni per appartenenze sociali e
penalizzano i territori più deboli". Dunque, il pericolo è anche quello di
ritrovarsi con un'istruzione pubblica fortemente ridimensionata laddove
occorrerebbe un impegno più forte e radicato. Proprio per questo, la
Flc-Cgil ha ribadito la necessità di chiedere al governo "un piano
straordinario per le scuole campane", che tenga conto della complessità
della situazione. In sostanza, dagl'incontri di ieri mattina è venuta fuori
la volontà comune di adoperarsi innanzitutto per una distribuzione più
equilibrata degli organici. Inoltre, i rappresentanti delle forze politiche
si sono impegnate ad elaborare, in Regione e in tutte le istituzioni locali,
"politiche scolastiche coraggiose e innovative, come le recenti leggi sul
diritto allo studio, con il contributo delle istituzioni scolastiche e dei
rappresentanti dei lavoratori della scuola". Due, dunque, i livelli d'azione:
uno locale, l'altro nazionale. In questo caso l'obiettivo è quello di
arrivare al più presto a un profondo cambiamento della riforma Moratti, che
abbia come punti fermi, tra gli altri, "un tempo scuola arricchito e l'innalzamento
dell'obbligo". A chiedere un intervento deciso alle istituzioni è anche la
Cisl-Scuola napoletana, attraverso una lettera aperta indirizzata al sindaco
Rosa Russo Iervolino e al presidente della Provincia, Dino Di Palma:
"Bisogna - si legge - attivare rapidamente un tavolo di concertazione con le
organizzazioni sindacali confederali e di categoria per affrontare i
problemi sul tappeto ed individuare assieme le iniziative utili a
trasformare la scuola in priorità vera dell'azione e dell'iniziativa dei
livelli istituzionali territoriali". Intanto, domani il mondo della scuola
tornerà nuovamente in piazza per la manifestazione indetta a Roma dalle
associazioni che aderiscono al tavolo "Fermiamo la Moratti". Da Napoli e
dalla Campania partiranno almeno tre autobus. Oltre, logicamente, il camper
della Flc-Cgil.
Antonio Montanaro