L’educazione civica è legge, il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Il provvedimento è stato firmato dal presidente Mattarella martedì e pubblicato l’indomani. Ora però, perché entri davvero in classe già da quest’anno, serve un provvedimento ad hoc
Dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal Miur sul rischio che fosse rinviata di un anno, la legge sull’educazione civica a scuola è stata finalmente pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale (il presidente Sergio Mattarella l’aveva firmata il giorno prima, come anticipato dal Corriere). Riuscirà a questo punto a diventare una materia effettiva già da quest’anno? In teoria, infatti, i termini sono scaduti, perché la legge doveva entrare in vigore fin dal primo giorno dell’anno scolastico, cioè dal 1° settembre, e di conseguenza - in base alla cosiddetta vacatio legis - avrebbe dovuto essere pubblicata al massimo entro venerdì 16 agosto. In realtà una soluzione ci sarebbe: basterebbe un provvedimento ministeriale ad hoc che vincolasse la sua entrata in vigore invece che all’inizio dell’anno scolastico all’effettiva riapertura delle scuole: in quasi tutte le regioni infatti la prima campanella suonerà nella settimana che si apre con lunedì 9 settembre (solo la provincia di Bolzano comincia prima, il 5, e cioè proprio 15 giorni dopo l’entrata in vigore della legge).
E ora?
Ma intanto ci si è messa di mezzo la crisi di governo e dunque niente è più così scontato. Tanto più visto che in base al testo di legge le modalità attuative del provvedimento vanno comunque definite con un decreto ministeriale a parte, da adottare entro tre mesi dalla sua entrata in vigore, principalmente allo scopo di regolare le collaborazioni delle scuole con i soggetti di carattere istituzionale e con il mondo del volontariato. Lo stesso ministro Marco Bussetti nel messaggio che ha postato oggi su Facebook per annunciare la bella notizia ha preferito non sbilanciarsi sulla data di avvio del nuovo insegnamento. «Il provvedimento fortemente voluto dalla #Lega che reintroduce l’educazione civica obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado, con la pubblicazione ieri sulla Gazzetta Ufficiale, è finalmente legge», ha scritto . «I ragazzi - ha aggiunto - studieranno la Costituzione italiana perché si possano riconoscere nei valori che stanno alla base della società civile e applicarli nella vita quotidiana. Cultura della legalità e rispetto delle regole per educare cittadini liberi e pienamente consapevoli. #dalleparoleaifatti».
Voto in pagella
La legge sull’educazione civica per ora non prevede l’introduzione di una materia a se stante ma 33 ore l’anno - da ritagliarsi all’interno dell’orario scolastico - su ambiente e Costituzione, cittadinanza digitale e mafia, diritto alla salute, bullismo e cyberbullismo. Un po’ come accade già ora con le cosiddette attività di Cittadinanza e Costituzione con la differenza fondamentale però che d’ora in poi l’educazione civica entrerà in pagella, con tanto di voto.