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L'Unione Sarda-"Famiglie - Ministro 5 a 0

"Famiglie - Ministro 5 a 0: il Tribunale cagliaritano ribadisce il diritto all'istruzione per i cinque bimbi cerebrolesi del capoluogo a cui il ministro Moratti intendeva negare l'assegnazione d'inseg...

24/10/2005
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L'Unione Sarda

"Famiglie - Ministro 5 a 0: il Tribunale cagliaritano ribadisce il diritto all'istruzione per i cinque bimbi cerebrolesi del capoluogo a cui il ministro Moratti intendeva negare l'assegnazione d'insegnanti di sostegno".

L'Associazione bambini cerebrolesi della Sardegna gioisce per la sentenza, emessa dal Tribunale civile cagliaritano, che respinge il
reclamo del ministro contro l'assegnazione d'insegnanti di sostegno per cinque alunni disabili di una scuola cagliaritana: il Tribunale Civile ha
pubblicato un'ordinanza che respinge il ricorso del Ministero e ribadisce il diritto "pieno e inviolabile" allo studio e alla integrazione degli
alunni con disabilità.

"Si tratta di un'altra vittoria importante - sottolinea Marco Espa, presidente dell'Abc Sardegna - prima di tutto delle famiglie in difesa dei propri bambini. Ci ha sorpreso in maniera molto negativa - spiega - vedere il ministro Moratti procedere, attraverso
l'Avvocatura dello Stato, contro i cinque bambini alunni disabili per annullare il loro diritto giusto all'insegnante di sostegno, piuttosto che
trovare soluzioni adeguate al loro bisogno. Oggi il tribunale di Cagliari difende i diritti degli studenti, respinge con fermezza qualunque reclamo
del Ministero e riafferma che non sono possibili non solo costituzionalmente ma anche moralmente ammissibili esclusioni e limitazioni nei confronti di persone con disabilità. Il sostegno è un diritto soggettivo e inviolabile".

Le tappe del ricorso
Lo scorso gennaio il Tribunale, su richiesta di alcune famiglie, aveva chiesto al Ministro "l'immediato ripristino delle condizioni di legalità", con un provvedimento cautelare d'urgenza che aveva ordinato, dopo solo una settimana dalla causa presentata, l'assegnazione dell'insegnante di sostegno per l'orario pieno ai cinque alunni con disabilità cui era stato invece dato un sostegno inadeguato (rapporto 1 a 2).

A marzo c'è stata la prima Ordinanza che ha confermato lo stesso provvedimento: immediato il ricorso del Ministero contro i cinque bambini sardi, che sosteneva l'infondatezza delle istanze e dei precedenti giudizi e la competenza della materia al Tribunale Amministrativo.

"In parole povere - spiega Francesca Palmas, responsabile dell'Abc Sardegna - il Ministero riconduce la riduzione delle ore del sostegno a un semplice calcolo economico di contenimento della spesa pubblica, ritenendo il contenzioso di carattere amministrativo. L'Ordinanza ha respinto il reclamo perchè il diritto allo studio è un diritto assoluto e rientra nella giurisdizione del Giudice Ordinario, in quanto diritto soggettivo fondamentale".


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