La carica delle nuove discipline
Entro giugno le linee guida, poi cambia la maturità
L'artigianato digitale entr in classe da settembre. Grazie all'organico dell'autonomia. Prendono forma nella riforma della Buona Scuola, oggi in discussione al Consiglio di ministri dove si chiarirà se avrà la forma di decreto legge o di disegno di legge, le competenze digitali degli studenti italiani. Non solo coding, che nella consultazione sulla riforma aveva incassato il favore del 43% dei docenti e del 63% dei genitori. Dal prossimo anno scolastico, nell'ambito dell'organizzazione dell'autonomia, tutte le scuole avvieranno attività didattiche e formative che, oltre logica e pensiero computazionale, riguardano artigianato e produzione digitale, utilizzo e applicazione dei dati, cittadinanza digitale ed educazione ai media. Sarà il Miur a definirne gli orientamenti, entro il 30 giungo. Tempi stretti anche per le nuove discipline che il decreto introduce nel primo e nel secondo ciclo da settembre 2015: il Miur entro giugno dovrà adottare linee guida per i nuovi insegnamenti e per l'introduzione della metodologia Clil nel primo ciclo. Alla primaria e alle medie, infatti, la valorizzazione dell'inglese passa per l'insegnamento di una materia curricolare (ad esempio, scienze) in inglese: il Clil, appunto. Di cui però il testo non fissa l'obbligo: lo indica come possibile metodologia didattica. E, riferendolo all'inglese, sembrerebbe escluderlo alle medie per la seconda lingua straniera.
Nella primaria un particolare riguardo è posto per musica ed educazione fisica: discipline da valorizzare in tutto il primo ciclo. Così come educazione alla cittadinanza, che trasmetterà la cultura della legalità, i valori di responsabilità per gli interessi collettivi e di cittadinanza attiva con una sottolineatura legata al patrimonio artistico, culturale ed ambientale: una nuova veste, quindi, a Cittadinanza e Costituzione che, assente dalla Buona Scuola, la consultazione aveva richiesto di rafforzare come “educazione civica”, cioè cittadinanza attiva, educazione ambientale, scoperta del territorio. Nelle superiori si prevede il potenziamento dal prossimo anno scolastico di arte, diritto ed economia.
Arte sarà studiata in tutti i licei a partire dal primo anno, mentre arte e territorio riguarderà, negli istituti tecnici, il settore tecnologico indirizzo costruzioni, ambiente e territorio e, negli istituti professionali, il settore servizi indirizzo servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera. Diritto entra nel biennio dei percorsi dove non è previsto. Obiettivo: trasmettere i valori di educazione alla cittadinanza attiva e responsabilità per gli interessi collettivi. Nel secondo biennio debutta, dove manca, economia come alfabetizzazione economico-finanziaria ed educazione all'autoimprenditorialità.
Il Miur dovrà emanare, entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge, un regolamento che definisce le modalità di valutazione e certificazione delle competenze e le quelle di svolgimento degli esami di stato coerenti con le innovazioni. Una riforma che, finito il primo triennio di attuazione, il Miur può ridefinire negli obiettivi e negli insegnamenti, dopo una verifica dell'efficacia e tenendo conto degli esiti degli apprendimenti rivelati dall'Invalsi. La nuova offerta formativa è strettamente legata all'autonomia scolastica e alla flessibilità didattica e organizzativa.
Tra gli obiettivi affidati all'organico dell'autonomia, infatti, ci sono sviluppo delle competenze digitali, di cittadinanza e potenziamento di quelle linguistiche, compreso il Clil. Come a dire, per i docenti delle nuove discipline si attinge all'organico funzionale.