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La lettera non più segreta (da Proteofaresapere)

La storia intera vera, ed un po' divertente, sulle lettere che dovevano rimanere segrete (da proteofaresapere) La notizia dell'esistenza del "carteggio" Tremonti-Moratti fu data ai primi di ag...

23/05/2002
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La storia intera vera, ed un po' divertente, sulle lettere che dovevano
rimanere segrete
(da proteofaresapere)

La notizia dell'esistenza del "carteggio" Tremonti-Moratti fu data ai primi
di agosto da Repubblica, poi ripresa da alcuni siti internet ed infine
rilanciata da Italia Oggi.

In un incontro, sempre in agosto, con le OOSS, il Ministro Moratti smentì
e disse che era la solita stampa malevola.

Quando, però, il testo integrale fu pubblicato da alcuni siti, si dice (ma
non ci crediamo) che la Moratti abbia avuto un mancamento e che per farla
rinvenire si sia ricorso ai sali.

I contenuti e piccoli commenti (fra parentesi)

La lettura, in particolare della nota Moratti, vale cento sintesi o
commenti: è un programma di tagli e di cambiamento della natura del lavoro
nella scuola.

1. La ridefinizione dei criteri di dimensionamento delle istituzioni
scolastiche, d'intesa con le Regioni e con gli Enti locali;

(La ragione per cui il Tesoro ha fermato il bando di concorso per dirigenti
è questa, ma è anche la prova che questa lettera non è una esercitazione ma
un programma operativo).

2. La promozione della mobilità professionale e intercompartimentale del
personale appartenente a ruoli che presentano situazioni di esubero (per
esempio: insegnanti tecnico pratici, docenti di educazione tecnica e di
educazione fisica). Le posizioni di esubero ammontano a oltre 8.000 unità;

(ITP, Educazione Tecnica e Fisica siete avvertiti: se non ci sarà la
mobilità professionale 8 mila saranno mandati altrove (mobilità
intercompartimentale). Si sperimenta un modello che poi potrà essere usato
per tutti quegli insegnanti di educazione tecnica, musicale, artistica che,
vedi progetto Bertagna, faranno attività opzionali ed a pagamento.)

3. La destinazione di una quota percentuale dell'organico di ciascuna
istituzione scolastica (tale percentuale potrebbe corrispondere alla "quota
locale" del curricolo che il DPR n. 275/99 quantifica nel 15% dell'orario
complessivo settimanale) preferibilmente a contratti d'opera;

(15% di Contratti d'opera sono un programma di progressivo cambiamento della
qualità del lavoro nella scuola, significa che ci saranno nel futuro
immediato ben 150 mila lavoratori senza contributi pensionistici, più
precari degli attuali precari, significa sperimentare un modello di lavoro:
tutti liberi professionisti, pagati ad ore ed assunti per le ore
strettamente necessarie. )

4. La trasformazione, per i docenti dell'istruzione secondaria, dell'orario
di cattedra in "orario annuale di lavoro" rispetto al quale dovrebbero
essere previste, ove necessarie, prestazioni aggiuntive obbligatorie, da
retribuire in eccedenza, e il consequenziale contenimento delle supplenze
brevi;

(L'orario annuale è in uso nella formazione professionale, non ha
funzionato e viene proposto unicamente per creare meno posti di lavoro,
rendendo inoltre obbligatorie le prestazioni aggiuntive. Si prospetta un
lavoro per i docenti senza orario definito, completamente mobile e
appesantito dal numero di cattedre che verranno affidate a chi farà già
oltre 18 ore.)

5. La razionalizzazione delle classi di concorso per una utilizzazione
ottimale del personale;

(L'operazione è già stata fatta nel 94 e nel 97.)

6. La ridefinizione del profilo professionale dell'assistente tecnico e
della funzione docente dell'insegnante tecnico pratico, creando le
condizioni per eliminare o ridurre i tempi di compresenza;

(Chi sparirà: gli ITP o gli assistenti tecnici? Soprattutto: scuola dei
laboratori addio! Il progetto Bertagna sarà reso operativo per via
amministrativa, senza gli impicci del Parlamento. Chi vuole i laboratori,
diceva il documento, se li paghi.)

7. La riduzione del numero dei docenti "specialisti" (circa 11.000)
impegnati nell'insegnamento delle lingue straniere nella scuola elementare
facendo ricorso in misura più ampia alla formazione del personale e
favorendo il reclutamento di docenti che abbiano superato la prova di lingua
straniera;

(Il governo delle tre i (inglese, informatica, impresa) diffonderà l'inglese
nella scuola elementare togliendo 11 mila insegnanti specializzati che lo
insegnano già.....

Nel documento Bertagna c'è scritto che l'inglese si può benissimo imparare
in un corso privato a pagamento: La scuola dovrà solo certificare. )

8. La ridefinizione dei compiti e dei ruoli del personale Ata, nel quadro
dell'autonomia degli istituti, attraverso un miglior impiego delle
tecnologie informatiche e l'esternalizzazione delle funzioni strumentali.

(Ata: una specie in via d'estinzione! Chi provvederà a fare i dovuti
adeguamenti degli stipendi degli insegnanti? Chi istruirà i contratti
d'opera? Chi vigilerà nelle scuole?)

Il contesto- commento

Per documentare queste affermazioni citiamo infatti:

* Nel luglio 2001 vengono tagliati circa 20.000 posti di personale Ata.

* Con la Finanziaria 2002 si tagliano 34.000 posti di lavoro per il
personale docente in un triennio.

* Con la Finanziaria 2002, mediante l'introduzione della cosiddetta
"esternalizzazione" dei servizi ata, si produce un ulteriore taglio la cui
entità dipenderà da alcune convenienze dell'amministrazione ma facilmente
stimabile in alcune decine di migliaia di posti in breve tempo.

Il Disegno di Legge approvato dal Consiglio dei Ministri sulla riforma
dell'istruzione nulla dice per quanto riguarda l'offerta formativa garantita
dalla scuola. La lettura del documento Bertagna e le politiche di questo
Governo autorizzano ampiamente a pensare che si possa andare ad una
consistente riduzione dell'offerta e, conseguentemente, dell'organico.

La lettera di Tremonti era pubblica (ha il protocollo), quella della Moratti
è una nota senza protocollo (era riservata).

Testo lettere

Prot. n. 10567 Roma, 9 novembre 2001

Dott.ssa Letizia Moratti

Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

ROMA

On.le Prof. Franco Frattini

Ministro per la funzione pubblica

ROMA

Cari Colleghi

ho firmato il decreto relativo alla determinazione degli organici del
personale docente per il corrente anno scolastico, consapevole della
particolare rilevanza che esso assume.

Mi corre tuttavia l'obbligo di evidenziare un tendenziale andamento
crescente delle dotazioni organiche del personale del Ministero
dell'istruzione.

E pertanto, nel quadro dell'impegno assunto dal Governo di contenere la
spesa corrente, la firma del decreto è avvenuta proprio sulla base dei
precisi impegni assunti dal Ministero.

Mi riferisco, in particolare, alle iniziative compendiate in otto punti
nella lettera del Ministro dell'istruzione in data 2 agosto 2001,
indirizzata a me e al Ministro per la funzione pubblica, laddove si
indicavano le seguenti concrete iniziative: ridefinizione dei criteri di
dimensionamento delle istituzioni scolastiche; promozione della mobilità;
destinazione di quota percentuale di organico preferibilmente verso
contratti d'opera; trasformazione dell'orario; razionalizzazione delle
classi; ridefinizione di taluni profili professionali; riduzione del numero
di taluni docenti specialisti; ridefinizione di ruoli e di compiti del
personale mediante il migliore impiego delle tecnologie informatiche.

Sul presupposto che si proceda alla concreta realizzazione del contributo al
processo riduttivo della spesa, in coerenza con le iniziative suindicate, ho
dato seguito alla richiesta. Giulio Tremonti

Roma, 2 agosto 2001

On.le Prof. Giulio Tremonti

Ministro dell'Economia e delle Finanze

ROMA

On.le Prof. Franco Frattini

Ministro della Funzione Pubblica

ROMA

Caro Ministro,

La programmazione triennale delle assunzioni del personale della scuola per
gli anni scolastici 2000/2001- 2001/2002- 2002/2003 ha tenuto conto della
circostanza che nel 1999 sono state riattivate le procedure concorsuali,
ferme da circa 10 anni. Gli ultimi concorsi a cattedre per la scuola media e
per la secondaria superiore sono stati banditi nel 1990 e nel 1994, quelli
per la scuola elementare.

Pertanto, la programmazione delle assunzioni per gli anni scolastici in
questione è stata determinata dal recupero del turn over e dalla necessità
di colmare, sia pure gradualmente con incarico a tempo indeterminato, la
consistente disponibilità di cattedre e posti accumulati e provvisoriamente
coperti, di anno in anno, con personale precario.

Per l' anno scolastico 2000/2001, a fronte di oltre cento mila posti vacanti
(il dato riguarda sia il personale docente che gli A T A) questo Ministero,
con D.P.R. 30/11/2000, è stato autorizzato a disporre assunzioni per un
contingente complessivo non superiore a 40 mila unità.

La complessa situazione determinatasi nella gestione delle procedure
concorsuali in relazione al grande numero di candidati, aggravata dal
rilevante contenzioso giurisdizionale che ha interessato la compilazione
delle graduatone permanenti e che ha trovato soluzione solo per effetto del
D.L. n. 255/2001, rende conto delle ragioni per le quali le procedure di
assunzione sono tuttora in corso. Peraltro tutte le assunzioni, da disporre
per l' anno scolastico 2000/2001, fatta eccezione per poche residue
procedure che si concluderanno in data successiva, saranno completate entro
il prossimo 5 agosto come emerge dai dati trasmessi al Dipartimento della
Ragioneria Generale dello Stato -IGOP -con nota de127 luglio 2001.

Nella programmazione triennale delle assunzioni a suo tempo prospettata da
questo Ministero, che ha costituito la premessa per I 'autorizzazione di cui
al D.P.R. 30 novembre 2000 relativa alle assunzioni per l'anno scolastico
2000/2001, si inserisce la richiesta di analoga autorizzazione per l'anno
scolastico 2001/2002 per 37.700 assunzioni complessive.

In relazione alla situazione prospettata le assunzioni per le quali viene
chiesta l'autorizzazione appaiono assolutamente indispensabili per garantire
la copertura con personale di ruolo, anche se parzialmente, degli oltre
centomila posti vacanti all'inizio del prossimo anno scolastico, come di
regola dovrebbe avvenire.

Occorre precisare che nell'ultimo triennio non è stato possibile realizzare
una contrazione degli organici del personale per i seguenti motivi:

- elevamento dell'obbligo scolastico (legge n. 9/99);

- costante aumento del numero dei bambini iscritti alla scuola materna
statale, non solo per il fisiologico incremento della domanda, ma anche per
la garanzia a tutti i bambini tra i 3 e 6 anni di poter frequentare la
scuola dell'infanzia (art. 2 della legge n. 30/2000).

- necessità di garantire la generalizzazione dell'insegnamento delle lingue
straniere nella scuola elementare.

Consapevole dell'impegno che il Governo ha assunto di contenere la spesa
corrente questo Ministero provvederà ad adottare interventi strutturali
finalizzati a tale obiettivo.

Le iniziative che si stanno definendo riguardano, tra l'altro:

1. la ridefinizione dei criteri di dimensionamento delle istituzioni
scolastiche, d'intesa con le Regioni e con gli Enti locali;

2. la promozione della mobilità professionale e intercompartimentale del
personale appartenente a ruoli che presentano situazioni di esubero (per
esempio: insegnanti tecnico pratici, docenti di educazione tecnica e di
educazione fisica). Le posizioni di esubero ammontano a oltre 8.000 unità;

3. la destinazione di una quota percentuale dell'organico di ciascuna
istituzione scolastica (tale percentuale potrebbe corrispondere alla "quota
locale" del curricolo che il DPR n. 275/99 quantifica nel 15% dell'orario
complessivo settimanale) preferibilmente a contratti d'opera;

4. la trasformazione, per i docenti dell'istruzione secondaria, dell'orario
di cattedra in "orario annuale di lavoro" rispetto al quale dovrebbero
essere previste, ove necessarie, prestazioni aggiuntive obbligatorie, da
retribuire in eccedenza, e il consequenziale contenimento delle supplenze
brevi;

5. la razionalizzazione delle classi di concorso per una utilizzazione
ottimale del personale;

6. la ridefinizione del profilo professionale dell'assistente tecnico e
della funzione docente dell'insegnante tecnico pratico, creando le
condizioni per eliminare o ridurre i tempi di compresenza;

7. la riduzione del numero dei docenti "specialisti" (circa 11.000)
impegnati nell'insegnamento delle lingue straniere nella scuola elementare
facendo ricorso in misura più ampia alla formazione del personale e
favorendo il reclutamento di docenti che abbiano superato la prova di lingua
straniera;

8. la ridefinizione dei compiti e dei ruoli del personale Ata, nel quadro
dell'autonomia degli istituti, attraverso un miglior impiego delle
tecnologie informatiche e l'esternalizzazione delle funzioni strumentali.

Pertanto, già per il prossimo anno scolastico sono state realizzate, con DM
27 luglio 2001 n. 128 misure di contenimento delle dotazioni organiche del
personale Ata modificando alcuni parametri di calcolo previsti in
precedenza.

Nel perseguimento dei predetti obiettivi, occorre tener conto che essi
investono anche materie oggetto per legge di contrattazione collettiva.

Ti ringrazio per l'attenzione

Letizia Moratti


Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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