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La Libertà/PC: Flc Cgil, protesta antitagli all'uscita dei candidati

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23/06/2010
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Libertà

(sim. seg.) E la Flc Cgil (scuola) di Piacenza sceglie il primo giorno dell'esame di Stato 2010 per riportare all'attenzione dell'opinione pubblica una situazione non da oggi definita «assolutamente critica». Il sindacato, con in testa il segretario generale di Piacenza Manuela Calza, ha "volantinato" all'esterno delle sedi scolastiche teatro di maturità per ribadire che "i diritti non vanno in ferie". «Trentotto collaboratori scolastici di meno causa tagli, 9 assistenti amministrativi e 3 tecnici in meno. Più altri 90 docenti tagliati, tutti da settembre, tutti a Piacenza: una situazione occupazionale assolutamente critica - accusa la Calza - ai danni di lavoratori e lavoratrici che spesso avevano investito anni e anni di impegno nella loro carriera. Tagliare personale nella scuola rientra nel piano generale di smantellamento della scuola: ma tagliare, ad esempio i collaboratori, significa ridurre non solo sul fronte della pulizia dei locali, ma anche della sorveglianza, ma anche della sicurezza dentro e fuori dalle aule».
Venerdì 25 giugno la Flc Cgil sarà in piazza a Bologna per la grande manifestazione organizzata dalla Camera del Lavoro contro la manovra finanziaria.
«Il nostro impegno, qui oggi fuori dalle scuole, venerdì a Bologna - va avanti Manuela Calza - è perchè riteniamo necessario tenere alta l'attenzione su questi feroci provvedimenti del governo, anche durante i mesi estivi. Oggi qui c'è l'esame di Stato, questi ragazzi che terminano il diploma hanno usufruito di una scuola pubblica di qualità: i loro compagni da settembre inizieranno con un riordino che impoverisce l'offerta formativa, che limita il diritto allo studio, e che introduce il principio secondo il quale la conoscenza è un privilegio che appartiene a pochi. Ma privatizzare la conoscenza - l'affondo del segretario Flc Cgil - è una scelta inaccettabile». Nei punti del volantino di protesta, anche «ribadire la richiesta di organici - docenti e Ata - che consentano il funzionamento di tutte le istituzioni scolastiche» e «chiedere la restituzione di tutte le risorse tagliate dai provvedimenti Gelmini-Tremonti».