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La NAzione-Empoli-Quale futuro per la scuola?

ISTRUZIONEI Comitati scolastici di Empoli e Vinci incontrano genitori e alunnii Quale futuro per la scuola? La riforma Moratti continua a far discutere e questa volta genitori e studenti si...

02/10/2004
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La Nazione

ISTRUZIONEI Comitati scolastici di Empoli e Vinci incontrano genitori e alunnii
Quale futuro per la scuola?
La riforma Moratti continua a far discutere e questa volta genitori e studenti si danno appuntamento in strada per confrontarsi sul futuro alquanto incerto della scuola. Nella giungla dei modelli didattici, degli orari, dei tutor e dell'introduzione di materie di nuova generazione (inglese e informatica) i comitati di Vinci e Empoli indicono un incontro pubblico per fare il punto della situazione e porre l'attenzione su quelle che sono le problematiche quotidiane degli alunni. L'appuntamento è per oggi in via del Giglio angolo via Ridolfi dalle 17 fino 19.30. Un gazebo accoglierà i genitori che vogliono parlare delle loro esperienze e dare un contributo di idee al fine di rendere migliore la scuola, almeno quella, locale. Una problematica fra tutte? Le liste di attesa: il caso emblematico è l'asilo di Vinci che continua a collezionare proteste. "E' una situazione quella di vinci molto difficile, ai genitori vengono fatte tante promesse che regolarmente non vengono mantenute. E' normale che si sentano presi in giro. Questa è la prima volta che organizziamo una seduta pubblica - dichiara Chiara Haiems del comitato scolastico- oltre alle nostre manifestazioni e al volantinaggio. E' un modo per incontrare i genitori e conforntare le esperienze, per riuscire a capire dove intervenire e su quali punti fare leva. L'anno scorso siamo riusciti ad ottenere dei risultati speriamo di fare altrettanto quest'anno, tanto più che è in ballo cose importanti come la qualità della didattica e il tempo pieno a scuola". In quest'occasione sarà distribuito un questionario, un sondaggio per portare alla luce anche i cosiddetti casi di "malascuola", un modo per denunciare carenze negli edifici, nelle strutture per le attività extrascolastiche, per la mancanza di docenti ordinari e di sostegno per poi fare conti con le istituzioni.
Alessandra Spiezia