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La NAzione-Grosseto-Ma i precari aspettano i ricorsi "Rimettiamo tutto in discussione"

SCUOLAI sindacati criticano le nomine e anche la riforma Ma i precari aspettano i ricorsi "Rimettiamo tutto in discussione" di Carlo Sestini GROSSETO Tutto è pronto per tornare tra i ba...

07/09/2004
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La Nazione

SCUOLAI sindacati criticano le nomine e anche la riforma
Ma i precari aspettano i ricorsi "Rimettiamo tutto in discussione"
di Carlo Sestini
GROSSETO Tutto è pronto per tornare tra i banchi ma per il personale della scuola si apre un periodo davvero a tinte fosche. A lanciare il grido di allarme sono i sindacati confederali locali del settore Scuola, Cgil, Cisl e Uil, che si trovano a gestire una situazione che dicono essere "volutamente resa complessa e incoerente". In questo ambito si preannuncia un autunno all'insegna dei ricorsi e di lotte sindacali per quello che concerne lA situazione che si trova a vivere il personale precario.
"Se i ricorsi in merito alla pubblicazione delle graduatorie permanenti della terza fascia saranno accolti dai tribunali amministrativi spiega il responsabile della Cisl Scuola, Pietro Coro si rischia di vedere annullare anche le attuali nomine, magari ad anno scolastico avviato, emerse da un punteggio errato. Appare evidente come il Ministero voglia cronicizzate il precariato, perché più economicamente conveniente e per questo esposto a una situazione volutamente confusionaria, anticamera del reclutamento diretto da parte dei dirigenti scolastici, saltando le graduatorie e generando un clima in cui si può intaccare il diritto della persona". "Non si vuole più spendere per la scuola rincara la dose Fabrizio Settembrini della Uil perché anche il problema degli studenti stranieri sarà pressante, vista la scarsa propensione all'investimento sulla riqualificazione del personale. Per non parlare poi dei collaboratori scolastici le cui immissioni in ruolo sono ridotte a vantaggio di una esternalizzazione dei servizi sempre più vicina".
Maurizio Ruffini della Cgil punta il dito sulla riforma, contro la quale si erano espressi i collegi dei docenti che avevano messo in discussione l'organizzazione del lavoro suggerita e in particolare la figura del tutor (il maestro prevalente e unico incaricato dei rapporti con le famiglie) della scuola elementare e media.
"A meno di una settimana dall'avvio dell'anno scolastico sottolinea Ruffini non è ancora chiara l'organizzazione del lavoro, con i maestri che possono interrompere la continuità didattica a svantaggio degli alunni. I sindacati confederali locali hanno invitato i dirigenti scolastici e i collegi a non deliberare su questi temi fino a quando non sarà conclusa la trattativa nazionale. Presto la lezione multimediale e multiclasse potrebbe essere realtà, con un solo insegnante, magari virtuale, con uno stipendio anch'esso virtuale".