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La NAzione-La Spezia-Prof in coda col bebé

SCUOLAIl tormentone dei precari: due giorni di passioneper una supplenza annuale Prof in coda col bebé LA SPEZIA "La scuola si regge sui precari ma ad assumerli non ci pensa neppure". E...

26/08/2005
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La Nazione

SCUOLAIl tormentone dei precari: due giorni di passioneper una supplenza annuale
Prof in coda col bebé
LA SPEZIA "La scuola si regge sui precari ma ad assumerli non ci pensa neppure".
E' l'amaro commento dell'esercito degli insegnanti spezzini, circa 2000, che da anni attende il posto fisso. E che va avanti a suon di supplenze. Ieri mattina, nel caldo torrido dei corridoi del liceo Pacinotti, si è consumata la prima giornata di "agonia" con le lunghe code per l'assegnazione delle, poche, cattedre da supplente: sono solo 550 tra materne, elementari, medie e superiori. Per i precari, un film già visto. Ogni anno la stessa trafila. E, soprattutto, le stesse facce. "Ormai ho l'età della pensione commenta sconsolata Antonella Pecunia che vanta 25 anni d'insegnamento e un "punteggio" alto ma non abbastanza per diventare di ruolo . Molti dei miei studenti aggiunge sono all'università e io non ho ancora un posto fisso& Le cattedre ci sono, la scuola ha bisogno di precari ma non ci assume. Una vergogna. In tanti anni prosegue la "prof" di lettere ho girato le scuole di tutta la provincia". L'età media delle persone assiepate in fila è piuttosto elevata: ci si aspetterebbe drappelli di giovani freschi di laurea invece& Tante le mamme con bimbetti al seguito. "Se non avessimo un marito dicono rassegnate a fine mese i conti non quadrerebbero". E infatti vive ancora a casa con mamma e papà Ermanno Ricco, 35 anni, insegnante di lettere. "Lavoro in maniera precaria da cinque anni racconta il giovane . Adoro insegnare ma in questo modo, cambiando ogni anno destinazione, si perde continuità, non si lascia nulla ai ragazzi". Tra i precari da una vita c'è Laura Samarati, 45 anni, insegnante di educazione fisica. Anche quest'anno è rimasta esclusa: non avrà una cattedra da supplente ma dovrà accontentarsi di coprire eventuali colleghi in malattia un po' qua e un po' là. Nessuna certezza. Eppure insegna dal 1978. "Da quando c'è stata l'unificazione delle cattedre sottolinea i posti si sono dimezzati. Oggi infatti c'è un solo insegnante di educazione fisica per i maschi e per le femmine. Fortuna che non è passata la proposta del ministro della Pubblica istruzione, Letizia Moratti, che voleva ridurre le nostre ore settimanali per classe da due a una. Ci mancava solo questo". Contenta, come avesse conquistato un posto fisso, Elisabetta Malaspina, 32 anni.
"Sono stata nominata subito dice con un sorriso liberatorio al termine d'una coda chilometrica e per un anno sono tranquilla. Poi si vedrà". A "sorvegliare" le complesse operazioni di nomina, non è mancato qualche momento di tensione dovuto a deficit organizzativi visto che tutti gli interessati sono stati convocati per le 8.30, il segretario di Flc Cgil, Lorenzo Cimino. "La nostra provincia conferma il sindacalista ha un numero di precari altissimo. Che sperano in assunzioni che ancora non si vedono. Per quanto riguarda le assegnazioni delle cattedre per insegnanti di sostegno rimarca mancano persone con specializzazione pertanto i posti verranno dati ad altri precari: si saprà a settembre". Stamattina, intanto, si replica: per tutto il giorno altre code infernali, stile ufficio di collocamento, per assegnare le ultime cattedre di materne, elementari e medie. Per l'inizio dell'anno, assicura intanto l'ex Provveditorato oggi Centro servizi amministrativi, non ci saranno cattedre vuote e le attività didattiche prenderanno il via senza "buchi". Gli alunni ringraziano.
Cristina Bertucci