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La NAzione-Massa-Rivolta contro la Riforma

SCUOLADocenti in sciopero e sit-in il 15 novembre: i sindacati chiedono di trattare sui contratti e aumenti salariali Rivolta contro la Riforma di Angela M. Fruzzetti MASSA '#8212; Rabbia...

07/11/2004
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La Nazione

SCUOLADocenti in sciopero e sit-in il 15 novembre: i sindacati chiedono di trattare sui contratti e aumenti salariali
Rivolta contro la Riforma
di Angela M. Fruzzetti
MASSA '#8212; Rabbia e malcontento generale affiorano in tutte le scuole della provincia. La situazione dei docenti, dirigenti scolastici e personale Ata è contrassegnata da elementi di particolare gravità sul piano contrattuale e sul piano delle scelte economiche che il governo si appresta ad assumere. Le organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di avviare un'ampia mobilitazione come prima risposta a questa situazione. Ieri, nell'ambito di una conferenza, Fabrizio Rocca (Cgil) e Liliana Bassi (Cisl) hanno illustrato le linee che i sindacati intendono seguire per mettere in campo ogni possibile azione di opposizione controla proposta di legge in discussione alla Camera. Dopo i brevi scioperi e le astensioni di ottobre, è stato annunciato lo sciopero generale nazionale del 15 novembre: si rivendica l'apertura immediata delle trattative contrattuali, un incremento retributivo per il biennio 2004-05 pari all'8% per il personale docente ed Ata per salvaguardare il potere d'acquisto delle retribuzioni. Contro il dimezzamento degli insegnanti di sostegno (Osa), si rivendica la garanzia del diritto all'istruzione per tutti gli alunni diversamente abili, con l'attivazione dei posti necessari. In provincia, negli ultimi tre anni, sono stati tagliati 100 posti per collaboratori scolastici e 35 per assistenti amministrativi. "Se le cose vanno così '#8212; ha detto Rocca '#8212; si chiuderanno sezioni, mettendo a rischio le scuole periferiche". E' stato ribadito il giudizio negativo sulla legge 53, con il rifiuto della proposta del Tutor, imposto alle scuole pena sanzioni pecuniarie. Bassi ha parlato delle false speranze date alle famiglie con la riforma della scuola dell'infanzia, in quanto mancano strutture e personale adeguati ad accogliere i bimbi al di sotto dei tre anni. Se alle primarie è un disastro, non va meglio alle secondarie. I tempi scuola sono ridotti del 10%. Bassi ha rimarcato il problema della devolution, rivendicando la garanzia del carattere nazionale del sistema d'istruzione contro ogni deriva regionalista. Intanto, per martedì 9 novembre, dalle ore 16 alle 18, è previsto un sit-in presso il Csa in via Pascoli: una veglia di solidarietà al capezzale della scuola pubblica affetta da 'Sindrome Moratti-Berlusconi'. Consigli terapeutici: lotta, mobilitazione e potenziamento di anticorpi democratici.