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La Nazione-Materne, migliaia di bimbi in lista d'attesa

L'assessore regionale all'istruzione Simoncini chiederà una proroga sulla legge Moratti per rinviare di un anno l'obbligo della scuola d'infanzia Materne, migliaia di bimbi in lista d'attesa...

14/09/2005
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La Nazione

L'assessore regionale all'istruzione Simoncini chiederà una proroga sulla legge Moratti per rinviare di un anno l'obbligo della scuola d'infanzia
Materne, migliaia di bimbi in lista d'attesa
FIRENZE Hanno il grembiulino addosso, ma non possono entrare in classe: sono migliaia di bambini toscani di tre anni che, soprattutto a Firenze, Siena e Pistoia, figurano in lista d'attesa per avere un posto nella scuola materna. Secondo Gianfranco Simoncini, assessore toscano all'istruzione, il problema è stato acuito dalla riforma Moratti che ha anticipato l'ingresso nella materna a due anni e mezzo. Prima le mamme sgomitavano per trovare posto nei nidi. In realtà, almeno in Toscana, la lista d'attesa è allungata dal numero di bambini in costante aumento. In cinque anni gli iscritti sono cresciuti del 4,7% e il numero delle classi è salito dell'8%. E' vero che ci sono gli immigrati (con casi clamorosi come quello di Prato, dove l'unica italiana in aula è l'insegnante), ma è altrettanto vero che anche i toscani hanno ricominciato a far figli. I comuni sono in difficoltà. Simoncini domani a Roma chiederà al governo una proroga, ossia la possibilità di rinviare di un anno l'obbligo di scuola materna. Se verrà ascoltato, si vedranno sollevate da un peso le amministrazioni locali, ma nascerà il disagio di quei genitori che dovranno cercare asili nido.
Un altro problema? Sono diminuiti gli insegnanti: il 2,4% in meno dal 2001. E quella del corpo docente non è una sofferenza da poco. La Toscana è la terza regione italiana, dopo Sardegna e Liguria, dove si boccia di più. Colpa degli insegnanti che non riescono a farsi capire? O merito degli stessi insegnanti che qui sono più rigorosi? Sta di fatto che fin dalla vecchia media inferiore arrivano gli scricchiolii. Capaci di arrivare a una vera e propria selezione nella scuola superiore. Secondo dati dellanno scolastico 2003-2004, la Toscana ha una media di "non promossi" del 15%, ben al di sotto della media nazionale (13,8%) e lontana da regioni scolasticamente virtuose come il Trentino Alto Adige (appena 9,9%).
Ma al di là degli aspetti pratici, l'assessore Simoncini è pronto alla battaglia politica sulla riforma Moratti: "E' preoccupante il doppio binario con la netta separazione fra licei e istituti tecnici professionali. La Toscana ha già deciso uno stop alla sperimentazione per evitare che le famiglie che hanno iscritto i loro figli a una scuola che si chiamava istituto tecnico a gennaio, non sappiano a settembre quale sarà l'offerta formativa".
Infine una decisione drastica del Consiglio Regionale: stop alla ristrutturazione delle scuole nei piccoli comuni. Perché? Si dà la colpa al governo "che ha tagliato i fondi".
Sandro Bennucci