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La NAzione-Non piace alla Cgil il maestro tutor

Non piace alla Cgil il maestro tutor GROSSETO Un augurio di buon anno scolastico dal sapore polemico arriva agli studenti da parte della neonata Federazione lavoratori della Conoscenza Cgil. "A...

14/09/2004
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La Nazione

Non piace alla Cgil il maestro tutor
GROSSETO Un augurio di buon anno scolastico dal sapore polemico arriva agli studenti da parte della neonata Federazione lavoratori della Conoscenza Cgil. "Auguriamo a docenti, studenti, personale ausiliario tecnico e amministrativo, dirigenti e in particolare alle prime 'vittime' della controriforma Moratti un buon inizio. L'avvio della riforma Moratti sostiene il sindacato senza la dovuta gradualità che ogni riforma impone, senza le risorse economiche aggiuntive, senza corsi di formazione specifici, senza programmi definiti, rende il nuovo anno scolastico incerto sia nell'organizzazione del lavoro docente sia nell'elaborazione e trasmissione dei contenuti disciplinari per tutte le classi della scuola elementare e per la prima media".
"In particolare aggiunge il sindacato nella scuola elementare si intende imporre una figura di nuovo maestro tutor che assumerebbe su di sé tutti i compiti di accoglienza, orientamento, rapporti con le famiglie, privando gli altri insegnanti di aspetti fondamentali della loro professionalità". Critiche anche per le scuole medie. "La riduzione dell'orario e l'aumento del numero delle discipline fa notare il sindacato determinerà tempi di apprendimento ridotti e quindi più selettività. Tutto è fermo per la scuola superiore".
"Di fronte a una riforma che guarda indietro prosegue nella sua analisi il sindacato resta possibile solo contare sulla professionalità e sulla volontà di docenti e dirigenti scolastici per riuscire attraverso un uso sapiente dell'autonomia scolastica a continuare a fornire un'offerta formativa all'altezza delle sfide che la nostra società impone. Non consentiremo stravolgimenti del contratto di lavoro e continueremo a chiedere una riforma della scuola nel segno dell'inclusione, della qualità del servizio, dei tempi distesi per l'insegnamento e l'apprendimento, dell'ampliamento dell'obbligo scolastico".