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La NAzione-Spagna-Religione non più obbligatoria a scuola

SPAGNALa riforma approvata nel giorno del primo matrimonio gay Nuovo attacco di Zapatero alla Chiesa Religione non più obbligatoria a scuola MADRID Dopo la legge che permette il matrimon...

23/07/2005
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La Nazione

SPAGNALa riforma approvata nel giorno del primo matrimonio gay
Nuovo attacco di Zapatero alla Chiesa Religione non più obbligatoria a scuola
MADRID Dopo la legge che permette il matrimonio tra omosessuali in Spagna (ieri c'è stato il primo 'sì' tra lesbiche) il governo di Josè Luis Zapatero (nella foto Ap) sferra un altro colpo alla Chiesa: l'ora di religione a scuola non sarà più obbligatoria e seguirne o meno le lezioni non peserà sulla valutazione dello studente. La riforma approvata ieri dall'esecutivo spagnolo ha suscitato immediate reazioni della chiesa che l'ha definita "inaccettabile" invitando i cattolici a difendere i loro diritti e le forze politiche di opposizione a dar battaglia in parlamento.
Il consiglio dei ministri ha approvato il nuovo progetto di Legge organica dell'educazione (Loe) che riguarda tutta l'istruzione non universitaria e che sarà trasmessa al parlamento per essere approvata. La nuova legge prevede che l'insegnamento della religione sia volontario e che non abbia peso sulla valutazione del candidato per la promozione ad un corso superiore, per la concessione di borse di studio e l'accesso all'università.
L'annunciata riforma della scuola, di cui l'insegnamento della religione è solo un elemento, rende sempre più acuti i contrasti fra governo socialista e chiesa cattolica che ha già duramente contestato, partecipando anche ad una grande manifestazione a Madrid, il matrimonio omosessuale ma anche la riforma del divorzio ed altre iniziative come quella per la sperimentazione sugli embrioni. E sullo sfondo quello che molti vedono come la vera ragione dello scontro: il timore che Zapatero voglia rivedere il sistema di sovvenzioni alla Chiesa passando al previsto autofinanziamento che si ritiene però attualmente impercorribile.