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La NAzione-Terni-Sostegno col contagocce

EMERGENZA SCUOLA Mancano gli insegnanti destinati agli alunni svantaggiati Sostegno col contagocce TERNI Segnali preoccupanti a detta della Cgil scuola (nella foto in alto studenti t...

25/08/2005
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La Nazione

EMERGENZA SCUOLA Mancano gli insegnanti destinati agli alunni svantaggiati
Sostegno col contagocce
TERNI Segnali preoccupanti a detta della Cgil scuola (nella foto in alto studenti ternani) arrivano da alcuni istituti del territorio provinciale per la carenza degli insegnanti di sostegno a partire dal prossimo anno scolastico 2005-2006.
Al sindacato sono arrivate notizie in tal senso da tre scuole, sia medie che elementari, "ma con ogni probabilità spiega Carla Fiori, della segreteria della Flc Cgil ce ne saranno molte di più, le cui proteste però non sono ancora arrivate sui nostri tavoli".
Il sindacato lancia l'allarme "per un sistema formativo, quello della scuola pubblica, che non consente quel diritto allo studio adeguato a ragazzi con handicap. Si parla di integrazione, ma più si va avanti e più si sommano le carenze da parte del sistema scolastico italiano, che ricadono in capo a questi ragazzi".
La Cgil spiega che nelle tre scuole al momento le insegnanti potranno garantire lezioni per ogni ragazzo in difficoltà, sia che presenti il certificato sanitario previsto per legge o meno, di 9 ore, su 30 ore complessive di lezioni settimanali.
"Già prevediamo prosegue la Fiori che per le restanti 21 ore questi ragazzi non saranno seguiti da nessuno personalmente, visto che i pochi docenti saranno impegnati con gli altri e non potranno seguirli quando sono a lezione con gli altri loro compagni. Non solo, lo scorso anno la copertura era di 18 ore su 30. Per il prossimo anno addirittura in una scuola due alunni con problemi dovranno dividersi l'insegnante di sostegno. O frequenteranno insieme le nove ore con la loro docente o dovranno dividersela, avendo diritto così a 4 ore e mezza di lezione. E' davvero inaudito, perché si tratta soltanto di una manciata di tempo, nel corso della settimana, per i due studenti".
Il sindacato è sul piede di guerra. "Ce la prendiamo osserva la rappresentante della Flc Cgil con la dirigenza scolastica regionale, che deve intervenire in tal senso e far presente al Ministero la situazione delle scuole in provincia. Gli istituti non necessitano, tra l'altro, di un numero di insegnanti da mettere in organico molto elevato. Si tratta soltanto di poche unità.
Necessarie, però, per coprire tutte le ore e seguire quei ragazzi che hanno bisogno del loro insegnante di sostegno.
Chi deve pensare alla formazione di studenti disabili, se non proprio la scuola pubblica? Quella privata di sicuro non è in grado di gestire i problemi di molti giovani. L'impressione però è che il sistema pubblico si stia dimenticando dell'educazione degli alunni, e non sono pochi, che necessitano del sostegno".
Alessandra Contini