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La Nazione: Tornano a farsi sentire i presidi fiorentini

DEBITI PREGRESSI per quanto riguarda i pagamenti delle supplenze brevi, della Tia e dei rimborsi pasti dei docenti. E poi scarsità di risorse previste nella prossima Finanziaria e una riduzione degli organici

31/10/2007
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La Nazione

DEBITI PREGRESSI per quanto riguarda i pagamenti delle supplenze brevi, della Tia e dei rimborsi pasti dei docenti. E poi scarsità di risorse previste nella prossima Finanziaria e una riduzione degli organici che ha portato alcune scuole a non poter soddisfare tutte le richieste di tempo pieno. Tornano a farsi sentire i presidi fiorentini, che hanno inviato al ministro Fioroni, al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Cesare Angotti e ai membri delle commissioni istruzione e cultura di Camera e Senato un documento sulla carenza di risorse nelle scuole.
«E’ stato redatto sulla base di quanto emerso da un’assemblea di 52 dirigenti scolastici della nostra provincia», fa sapere Federico Marucelli della Flc/Cgil. Con lui, tra i firmatari troviamo anche rappresentanti dell’Associazione nazionale presidi e della Cisl-scuola.
«Per le supplenze brevi — scrivono i dirigenti —, risultano ancora scoperti i debiti del 2006 che ammontano, in media, a molte decine di migliaia di euro per ogni istituzione scolastica, principalmente nel primo ciclo di istruzione. Abbiamo poi debiti altissimi verso le amministrazioni comunali per quanto riguarda il pagamento della Tia. Ma le scuole non sono in grado di sanare questo disavanzo, data la scarsità di risorse assegnate dal Ministero». Non va meglio per il futuro. «Il budget previsto nella Finanziaria 2007 per le supplenze brevi è ancora insufficiente», dicono i presidi, che aggiungono: «La nuova struttura del bilancio obbliga le scuole a far fronte sia al pagamento della Tia che alle spese per il funzionamento didattico e amministrativo. Ma l’esiguità delle risorse assegnate non permette di rispondere a entrambe le necessità». Inoltre, «la riduzione dell’organico a fronte di un aumento del numero degli allievi ha portato alcuni istituti a non poter soddisfare del tutto le richieste di tempo pieno», fanno sapere i dirigenti, che chiedono un «intervento urgente del Ministro, del Governo e del Parlamento affinché si reperiscano finalmente le risorse necessarie».

OLTRETUTTO, proseguono i dirigenti scolastici, «l’ulteriore taglio alla dotazione dei collaboratori scolastici e le modifiche peggiorative nei contratti con le imprese di pulizia hanno gravemente danneggiato, in molte situazioni, il buon funzionamento dei servizi di sorveglianza, pulizia e assistenza degli alunni». «E’ indispensabile – concludono i presidi, - che alla riaffermata importanza dello sviluppo della qualità dell’istruzione si accompagni un’efficace azione di sostegno e recupero dei fondi per la scuola pubblica».
Elettra Gullè