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La Nuova Ferrara-Pieno di studenti ai licei con l'ombra della riforma

Pieno di studenti ai licei con l'ombra della riforma SCUOLA Iscrizioni, conto alla rovescia ...

22/01/2006
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Nuova Ferrara

Pieno di studenti ai licei con l'ombra della riforma
SCUOLA Iscrizioni, conto alla rovescia


A pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni alle prime classi, le scuole superiori cittadine hanno ormai completato il lungo percorso degli incontri di orientamento, avviato fin dall'autunno, rivolto ai ragazzi di terza media e alle loro famiglie. Un'attività quanto mai necessaria in un momento a rischio di grande confusione per i diretti interessati. A novembre è stata approvata la riforma Moratti che ha fatto sorgere nelle famiglie dubbi e incertezze sulla scuola che i loro ragazzi avrebbero trovato il prossimo anno. Il realtà la riforma non sarà applicata prima del 2007, ma non pochi hanno temuto, quest'anno, di consegnare un'iscrizione "al buio". "Gli effetti più pesanti della riforma si ripercuoteranno soprattutto sugli istituti professionali - commenta Sandro Succi della Cgil-scuola - che vengono svuotati della loro componente formativa per essere ridotti ad avviamento al lavoro. Al contrario, le scuole professionali possono vantare una solida tradizione di istruzione di qualità". Il prossimo anno scolastico, in ogni caso, non sarà caratterizzato da alcun cambiamento dell'ordinamento didattico. "Non ci sono nemmeno gli strumenti legislativi per attuare una sperimentazione - prosegue Succi - e gli istituti si sono attenuti ai loro consueti piani di offerta formativa". In attesa di conoscere i dati definitivi sulle iscrizioni, sembra essere confermato l'andamento registrato già negli anni scorsi, con un netto incremento dei licei: per il classico Ariosto è stata ventilata addirittura l'ipotesi di introdurre il numero programmato mentre il Carducci, dopo la trasformazione da istituto magistrale a liceo delle scienze sociali, ha visto le classi lievitare da 15 fino a 43-44. Un "trend" che sarà destinato inevitabilmente a condizionare l'assetto degli organici docenti. A marzo è previsto l'avvio del dibattito per capire il fabbisogno delle scuole e garantire la necessaria copertura. Ma fin da ora i docenti di lingua non inglese sono in fibrillazione. Tra i provvedimenti della riforma-Moratti figura la possibilità di scegliere di potenziare il numero di ore di insegnamento dell'inglese a scapito delle altre lingue. "Un'impostazione che non ci piace - conclude Succi - perché riduce la lingua straniera a mero strumento, privandola di ogni valore di conoscenza, e penalizza i docenti di altre lingue".