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La Nuova Ferrara-"Recitate la poesia di Levi" -Appello a tutte le scuole dall'associazione Proteo

Oggi alle 11.59 chiesto un minuto di silenzio con la lettura di "Se questo è un uomo" "Recitate la poesia di Levi" Appello a tutte le scuole dall'associazione Proteo ...

27/01/2004
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Nuova Ferrara

Oggi alle 11.59 chiesto un minuto di silenzio con la lettura di "Se questo è un uomo"
"Recitate la poesia di Levi"
Appello a tutte le scuole dall'associazione Proteo


FERRARA. Una poesia per non dimenticare. Una poesia simbolo, scritta da chi il campo di concentramento e di sterminio lo ha vissuto sulla propria pella, rimanendone profondamente segnato per tutta la vita. Una peosia di Primo Levi per una proposta didattica per oggi.
"Riproponiamo, per il secondo anno, l'appello e la proposta di effettuare un minuto di silenzio in occasione della giornata della memoria del 27 gennaio": la proposta ai docenti e agli alunni delle scuole ferraresi arriva dall'associazione "Proteo Fare-sapere" di Ferrara. Lo scorso anno oltre due milioni di ragazzi di tutte le scuole italiane alle ore 11.59, terminato il suono della campanella, hanno effettuato un minuto di silenzio e recitato la poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo". "Chiediamo alle educatrici ed agli educatori di ripetere questa straordinaria esperienza - scrive Biagia Cobianchi a nome dell'associazione Proteo - perché oggi come ieri, riaffermiamo la nostra volontà di non dimenticare, di non rinunciare al bene comune della memoria. Siamo convinti che il ricordo costituisca il mezzo più efficace per contrastare la tendenza a banalizzare e a rimuovere dalla coscienza civile taluni nodi cruciali del secolo appena trascorso".
"Tra le questioni più emblematiche e significative vanno segnalate - aggiunge Biagia Cobianchi - nonostante da allora sia passato più di un cinquantennio, la Shoah e la Resistenza. La necessità di ricordare è inoltre un nostro diritto e un nostro dovere".
"Ricordare è un diritto, in quanto ci riconosciamo nei valori di libertà e di democrazia previsti dalla nostra Costituzione, i soli sui quali è possibile costruire una coscienza autenticamente civile. E' un dovere - scrive la Cobianchi - perchè la memoria della tragica esperienza del totalitarismo nazista e della successiva Dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo sono il più importante patrimonio di esperienza che abbiamo contro il rischio di viverla di nuovo. La nostra storia recente ci dice che le tradizioni civili dei popoli, se non vengono coltivate e protette, prima immiseriscono, poi decadono, infine muoiono per cedere il passo all'irrazionalità e alla barbarie. Per sottrarci, attraverso la riappropriazione del ricordo, ad una quotidianità priva di "alti" valori, di forti identità, di future prospettive, diciamo insieme: "io non rinuncio alla memoria"".
"Per questo - conclude Biagia Cobianchi - oggi 27 gennaio alle ore 11.59 (ora di entrata delle truppe sovietiche ad Auschwitz) nelle nostre classi faremo un minuto di silenzio e leggeremo la poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo". Per questo inoltre chiederemo alle nostre scuole che alle ore 11.59 venga "suonata la campanella" e venga effettuato un minuto di silenzio e letta in tutte le classi la sopraccitata poesia".


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