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La Padania: Supplenze brevi, i direttori scolastici bocciano Fioroni

LA LETTERA AL MINISTRO

06/01/2007
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La Padania

Roma - Monta la protesta contro la lege Finanziaria. E il corpo docenti muove l’ennesima stoccata al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni. Nell’occhio del ciclone, questa volta, sono finiti i finanziamenti per le supplenze brevi.

Con l’assegnazione del finanziamento integrativo per le supplenze brevi relativo all’anno 2006, infatti, le scuole che hanno dovuto sostenere spese straordinarie, rispetto alla gestione media ordinaria, per sostituzione docenti e Ata assenti per tutto l’anno a vario titolo (in particolare per maternità, aspettative o assenze per salute oltre i trenta giorni), potranno chiudere in pareggio l’anno finanziario 2006, ma in molti casi senza economie. Con l’inizio del nuovo anno finanziario, però, queste scuole non potranno liquidare gli stipendi degli eventuali supplenti temporanei. Un buco finanziario che, a partire da questo mese fino ad arrivare all’accredito dei fondi per il 2007, dovrebbe interessare svariate scuole pubbliche. La prassi degli anticipi di cassa non è, infatti, più praticabile. Questo sia per la decadenza del d.m. 93 sia perché tale prassi non è più sostenuta dai reintegri di cassa periodici come previsti dallo stesso d.m. 93 finendo così per determinare difficoltà di cassa nelle scuole. L’allarme è stato sollevato dall’Associazione direttori amministrativi di Arezzo che chiede alle associazioni professionali dei Dsga e alle Oo.Ss. di «sostenere presso il ministero dell’Istruzione e presso gli organi competenti» una serie di iniziative affinché le scuole non incorrano in «difficoltà di casse».

Proprio per questo, in una lettera inviata anche a Fioroni, l’associazione chiede «l’accredito immediato nel mese di gennaio del budget che sarà calcolato e inserito nel piano annuale per l’anno finanziario 2007, in base alle disposizioni che saranno impartite dall’Usr, o almeno di un dodicesimo mese per mese». Non solo. «Nel caso di richiesta di finanziamento integrativo dell’assegnazione, a tutela della trasparenza amministrativa e perché gli organi predisposti alla gestione dei fondi possano procedere con equità - si legge nella lettera resa pubblica dall’associazione di arezzo - si chiede che le richieste delle scuole siano documentate sulle spese effettive sostenute, allegando copia dei mandati relativi alle supplenze brevi quietanzati dalla banca cassiera». Infine, anche nel caso che ricevesse piena attuazione il d.m. 44/01 con l’attribuzione alle scuole di un fondo onnicomprensivo, l’associazione riconferma la richiesta di «un trasferimento immediato almeno di un dodicesimo del fondo spettante» al fine di «garantire il regolare funzionamento della scuola