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La precaria: "Questo concorso è una truffa"

Manuela:«Ho frequentato laSiss e sono nella graduatoria a esaurimento e ora mi dicono che devo rifare tutto dacapo»

08/09/2012
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l'Unità

Luciana Cimino

Manuela Pascarella, insegnante di filosofia di 32 anni, lo scorso anno faceva 120 chilometri al giorno per lavorare. «Da Tor Pignattara, periferia est di Roma, dove abito, all'istituto di Bracciano, 200 euro di benzina al mese». Ora, come ogni settembre, è in attesa della chiamata. «Ogni anno questo calvario: alla riapertura delle scuole speri in un posto, se va bene riesci ad arrivare a giugno, se sei fortunatissimo agli esami di maturità, poi vieni licenziato due mesi, poi ricominci lo stesso iter». Fa parte del coordinamento insegnanti precari della Flc Cgil, e spera che il concorso venga bloccato. «Ho frequentato la Siss, che aveva valore legale di esame di stato abilitante, e sono nella cosiddetta graduatoria a esaurimento ; ora, dopo anni, mi vengono a dire che anziché ricevere il ruolo in base della posizione in graduatoria, devi concorrere di nuovo. Tutta la professionalità che abbiamo acquisita in anni d'insegnamento sul campo viene disconosciuta e dobbiamo ricominciare da zero». È angosciata dalla «guerra di precari, fatti competere tra loro per l'ottenimento di una posizione su cui hanno un diritto». «Il primo in graduatoria contro il 200entesimo, quelli delle superiori contro i maestri, tutti a misurarsi su quiz generici che non si riferiscono al profilo culturale della loro professione, non servono a valutare la capacità di insegnamento, né quanto uno ne sa nella sua materia. È scandaloso». Non crede che il concorso possa costituire una chance per i giovani: «si fa riferimento alla vecchia normativa che istituì il concorso del 99, dunque si rivolgerà a quelli già abilitati o laureati con il vecchio ordinamento». E poi «se il ministro volesse veramente dare opportunità di inserimento di giovani allora dovrebbe soltanto ampliare l'organico e restituire le cattedre che sono state sottratte con i tagli, tra turn over bloccato, riforma Gelmini che ha tolto ore e riforma delle pensioni». E immagina una rissa alle selezioni perché, dice, «parteciperanno circa 500 mila persone per 11 mila e rotti posti, siamo 250 mila solo quelli in graduatoria». La delusione per l'operato del governo in questa materia è tanta, «non c'è stata discontinuità con lo sfacelo creato dalla Gelmini che ha tagliato 130mila posti creando le classi pollaio e un generale decadimento dell'istituzione. Profumo questi tagli li ha accettati, non restituisce quei posti, mette solo in discussione le nostre carriere». Una strada per Manuela e per i suoi colleghi del tutto sbagliata. «Non possono pensare che usciamo dalla crisi se non investono nel settore della conoscenza. La Francia di Hollande, la Germania della Merkel, gli Usa di Obama mettono la scuola al primo posto e finanziano la ricerca, i governi italiani invece non riescono a capire che per competere sul mercato ci vuole la conoscenza, la diffusione dei saperi, non la competizione sfrenata per l'abbattimento dei costi del lavoro». «La linea del Ministro è in contrapposizione con tutto il mondo della scuola, non solo i sindacati ma anche i movimenti di insegnanti spontanei, nati dal basso, stanno reagendo, io mi auguro una grande manifestazione nazionale unitaria che dica chiaramente che il concorso è una truffa»