Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » La Provincia di Como: Francesco Grassotti dirigente dell'istituto comprensivo como lago «Non ho più scelte: o chiudo le aule o non pago i precari»

La Provincia di Como: Francesco Grassotti dirigente dell'istituto comprensivo como lago «Non ho più scelte: o chiudo le aule o non pago i precari»

l'intervista

06/04/2007
Decrease text size Increase text size
La Provincia di Como

Francesco Grassotti dirigente dell'istituto comprensivo como lago «Non ho più scelte: o chiudo le aule o non pago i precari»

«Ho pagato tutte le retribuzioni dei supplenti fino a gennaio. Da febbraio non sono più in grado: o non assumo più insegnanti e sono costretto a chiudere la scuola, oppure li chiamo ma non li posso pagare perché non ho più risorse in cassa». Francesco Grassotti, dirigente dell'Istituto comprensivo Como lago e reggente di Olgiate Comasco, è il capofila, assieme alla collega Silvana Campisano di Erba, della protesta dei presidi lariani contro il sistema di reclutamento dei supplenti. Il ministro Fioroni ha minacciato di far rispondere voi presidi dei buchi in bilancio... Il bilancio delle scuole consente di attingere alla cassa, se non hai ricevuto fondi specifici per pagare i supplenti, ma ormai il barile è stato raschiato. Il ministro dice che è colpa mia, perché io faccio delle spese fuori bilancio? Se le scuole hanno agito in questo modo, è stato per garantire un pubblico servizio. Che cosa vi aspettate dal ministero? È necessario sanare il debito delle scuole, che è grosso, altrimenti le mette a rischio di un dissesto finanziario vero e proprio. Il futuro può essere giovedì prossimo, quando le scuole riapriranno dopo la Pasqua. Se un insegnante si ammala, lei cosa farà? Non posso dire ai genitori "metto il cartello chiuso per mancanza di docenti". Vale ancora la Costituzione secondo cui la scuola è gratuita e obbligatoria. Ma dei finanziamenti per il 2007 a Como Lago sono arrivati finora 33mila euro. Il ministero ha detto che è una prima tranche e che poi ne arriveranno altrettanti. Peccato che le supplenze a noi siano già costate 77mila euro. Situazione analoga a Olgiate: anche lì abbiamo già consumato alla data odierna tutti i soldi per il 2007. Dovrete rivedere il bilancio, limando altre voci di spesa per pagare i supplenti? Come si fa? Un istituto delle dimensioni di Como Lago ha un bilancio di 150mila euro per tutte le spese. Bisogna per forza cambiare le regole. Adesso si verificano situazioni paradossali: un'insegnante che chiede l'aspettativa per motivi di famiglia, ancorché sia discrezionale la concessione da parte del dirigente, non viene retribuita, quindi lo Stato risparmia, ma accolla a me gli oneri della sua sostituzione... La Finanziaria 2007 non avrebbe dovuto semplificare il sistema di pagamento delle supplenze? L'anno scorso i fondi partivano da Roma, andavano a Milano e poi al provveditorato, che li girava a noi. Adesso partono da Roma e arrivano alla scuola. Ma finora non è cambiato niente: se devo nominare un supplente, mi costa sempre 3mila euro a mese. E non li ho.