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La Provincia di Cremona-La Riforma cancella i tecnici

Scuola/1. La bozza del decreto preoccupa i dirigenti scolastici per il taglio delle materie di indirizzo La Riforma cancella i tecnici Gli istituti saranno trasformati in licei ...

24/01/2005
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La Provincia di Cremona

Scuola/1. La bozza del decreto preoccupa i dirigenti scolastici per il taglio delle materie di indirizzo
La Riforma cancella i tecnici
Gli istituti saranno trasformati in licei
di Nicola Arrigoni E' solo una bozza, ma ha già sollevato polemiche, perplessità per il futuro dell'istruzione tecnica e per la liceilizzazione dell'intero sistema scolastico. La Riforma Moratti per le scuole superiori così come si legge dalla bozza del decreto trasforma i tecnici in licei, riducendo l'orario, indebolendo le materie di indirizzo. Saranno in tutto otto le tipologie di licei: classico, scientifico, linguistico, delle scienze umane, economico, tecnologico, artistico e musicale.

La bozza del decreto del ministro Moratti liquida l'istruzione professionale sottolineando il passaggio alla Regione. Per entrare nel merito bisognerà attendere il decreto, la bozza è passibile di modifiche, ma è l'impianto generale che spaventa, soprattutto chi si ritrova a dirigere gli istituti tecnici e professionali. "Ciò che emerge è la debolezza della Riforma per quanto riguarda il secondo canale, ovvero l'istruzione professionale afferma Fabiano Penotti dell'Apc . Da come si presenta la bozza ad essere sacrificata sarà soprattutto l'istruzione tecnica, viene a mancare la professionalizzazione dell'istruzione. Forse bisognerebbe tener conto che secondo quanto affermano gli Industriali il mondo del lavoro assorbe mediamente lavoratori con qualifica professionale per il 60%, tecnici per il 30% e laureati solo per il 10 %. Questo è il risultato delle pressioni dei sindacati e della burocrazia ministeriale". Luciano Caon, preside del Beltrami, è più che perplesso: "Trasformare il nostro istituto in liceo economico rischia di far scomparire la specializzazione tecnica del nostro curricolo afferma . Se la Riforma passerà così come anticipato nella bozza verrà meno la formazione dei quadri tecnici intermedi. Al di là di questo aspetto, la riduzione del quadro orario e delle materie di indirizzo ha già messo in fibrillazione alcuni docenti. Certo è solo una bozza, ma l'impostazione liceale sembra difficile da cambiare". "Se la bozza diventerà decreto così com'è i tecnici agrari scompariranno afferma Pier Emilio Priori, preside dell'Istituto di istruzione superiore Stanga . Per quanto riguarda l'istituto professionale la competenza passerà alle Regioni, ma bisogna vedere in che modo. L'Itas diventerà liceo tecnologico con indirizzo agrario, ma con caratteristiche ben diverse dall'attuale tecnico. Chi sceglierà il liceo agrario dovrà poi necessariamente andare all'Università. Verranno a mancare quei tecnici agrari che sono richiestissimi dal settore agroalimentare. Può essere che i quadri intermedi vengano ricoperti da quanti dopo la qualifica professionale intraprenderanno l'Istruzione tecnica superiore, ma anche questa è solo un'ipotesi". Guido Lazzarini, preside dell'Itis Torriani: "L'attuale istituto tecnico industriale diverrà liceo tecnologico, differente dall'attuale liceo spiega . L'impianto del decreto sembra rivoluzionare l'intera struttura delle medie superiori. Credo che gli attuali periti saranno coloro che intraprenderanno l'istruzione professionale e poi l'Ifts, oppure quanti otterranno una laurea di primo livello. Ma sono solo ipotesi. Una cosa certa è che guardando il nuovo quadro orario ad uscirne penalizzate sono le materie d'indirizzo". Franco Verdi, preside dell'Einaudi: "Il futuro dell'istruzione professionale è legato alla gestione Regionale. La bozza del decreto ne accenna soltanto afferma il dirigente scolastico . Una considerazione a pelle è quella che ancora una volta l'istruzione professionale è stata trattata come la cenerentola della formazione".


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