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La Provincia di Cremona- Scuola, Cgil contro la Moratti "Si è dimenticata di Cremona"

Scuola, Cgil contro la Moratti "Si è dimenticata di Cremona" La problematica delle liste di attesa alla scuola dell'infanzia torna prepotentemente in evidenza per le modal...

16/09/2004
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La Provincia di Cremona

Scuola, Cgil contro la Moratti "Si è dimenticata di Cremona"
La problematica delle liste di attesa alla scuola dell'infanzia torna prepotentemente in evidenza per le modalità d'intervento poste in essere dal ministero all'istruzione. La Cgil lo accusa il ministero, insieme con la Regione Lombardia, d'aver dimenticato Cremona. "Uno degli impegni della Moratti scrive in un comunicato Claudio Arcari, responsabile scuola Cgil era di ridurre il più possibile le liste d'attesa per accedere alla scuola dell'infanzia che, pur non essendo scuola dell'obbligo, rappresenta un fondamentale tassello della nostra scuola statale. Soprattutto adesso, visto che anche le scuole materne comunali cominciano a boccheggiare per l'arcinota mancanza di risorse". Continua Arcari: "Ebbene, anche in provincia di Cremona il problema delle liste d'attesa è un problema strutturale, in particolare nella zona cremasca, tant'è che, nei mesi scorsi, molti dirigenti scolastici vevano segnalato la necessità di ottenere nuove risorse (in termini di apertura di nuove sezioni o di posti in più) con una mezza promessa che, se fossero arrivate dal ministero nuove disponibilità, una piccola parte di queste necessità avrebbero potuto essere soddisfatto". Secondo la Cgil, "oggi, invece, non solo apprendiamo che le risorse a disposizione sono risibili (20 anziché 176 per tutta la regione), ma che queste sono anche distribuite in maniera discrezionale con input che sono partiti, a quanto pare, direttamente dal ministero scavalcando letteralmente i criteri che erano stati precedentemente fissati con i sindacati a livello regionale". Risultato: "Naturalmente in provincia di Cremona non arriverà nulla. Tutto ciò suona come una beffa se pensiamo che qualche dirigente scolastico, nel frattempo, sensibile alle 'raccomandazioni' del ministro e alle richieste dei genitori dei bambini anticipatari di due anni e mezzo, aveva posto le basi per il loro accoglimento in alcuni sezioni delle loro scuole dell'infanzia. Aspettando Godot, qualcuno si è fatto sedurre dal Pifferaio magico".