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La Provincia-Paderno Protesta delle rappresentanze sindacali-"Il tempo pieno è morto"

Paderno Protesta delle rappresentanze sindacali contro la riforma Moratti: alla elementare una classe in più, stessi insegnanti Un cartello sul cancello della scuola: "Il tempo pieno è morto" Il...

10/06/2005
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La Provincia

Paderno Protesta delle rappresentanze sindacali contro la riforma Moratti: alla elementare una classe in più, stessi insegnanti Un cartello sul cancello della scuola: "Il tempo pieno è morto"

Il cartello "funebre" esposto dai sindacati sul cancello della scuola elementare

PADERNO (l.per) Protesta sul cancello della scuola contro la riforma Moratti. Le rappresentanze sindacali unitarie della scuola hanno apposto sul cancello del plesso elementare un cartello che celebra il funerale del tempo pieno: "Il tempo pieno è morto. Anno scolastico 2004-2005, 8 classi e 16 insegnanti. Anno scolastico 2005-2006, 9 classi 16 insegnanti. Non ci saranno più due insegnanti per classe. Garantito solo il tempo scuola di 40 ore. Le Rsu di Robbiate", ecco quello che viene scritto. Un fatto, il passaggio da otto a nove classi e la conferma dello stesso numero di insegnanti. In Lombardia il prossimo anno ci saranno circa 6000 alunni in più alle elementari e 2000 in più alle superiori. In provincia di Lecco i bambini negli asili saranno 76 in più con un incremento di circa il 2% e apriranno tre nuove sezioni, una nel meratese a Verderio, le altre due nel circondario di Lecco, a Galbiate e Valgreghentino. Per quanto riguarda la scuola elementare in provincia di Lecco ci saranno 264 ragazzi in più e le classi passeranno da 742 a 745. All'Istituto comprensivo di Robbiate, a cui fanno capo le elementari di Paderno, i sindacati hanno iniziato una battaglia sfociata nel gesto clamoroso del cartello ed in una mozione inviata al Provveditorato, alle amministrazioni comunali ed alla direzione generale dell'ufficio scolastico a Milano. Il presidente del consiglio d'istituto, Gaetano Centrone, fa presente che l'assegnazione dell'organico decisa a Milano "non dà al nostro istituto l'opportunità di garantire lo stesso modello organizzativo e didattico degli anni scorsi per la scuola primaria a tempo pieno e cioè ore di compresenza e di attività di laboratorio che offrono maggiori possibilità di recupero e personalizzazione dell'apprendimento". Si temono difficoltà per gli alunni stranieri, i disagiati ed i disabili e si contesta il criterio seguito nell'assegnazione del personale: "L'organico per le scuole primarie è stato determinato considerando la somma delle ore richieste dalle famiglie per i propri alunni (monte ore complessivo necessario), diviso per 22 (orario settimanale del docente di scuola primaria)".