La Provincia Pavese - "Il ministro vuole indebolire la scuola pubblica"
"Il ministro vuole indebolire la scuola pubblica" Parla Piera Capitelli: la salvezza è nella capacità di reazione dei docenti r. rez. PAVIA. Buoni scuola, revisione della riforma dei cicli e ...
"Il ministro vuole indebolire la scuola pubblica"
Parla Piera Capitelli: la salvezza è nella capacità di reazione dei docenti
r. rez.
PAVIA. Buoni scuola, revisione della riforma dei cicli e una Finanziaria che difficilmente allineerà i docenti italiani ai colleghi europei. Sono le questioni che investono la scuola su cui interviene la parlamentare Ds Piera Capitelli. "A mio avviso - dice - gli insegnanti hanno capito che sono in gioco da un lato il ruolo della scuola, dall'altro il valore di un sistema pubblico di istruzione così come sancito dalla Costituzione. La salvezza della scuola pubblica italiana dipende dalla forza di reazione che loro avranno e dalla loro capacità di essere protagonisti delle riforme".
Iniziamo dai buoni scuola che stanno riportando in piazza gli studenti delle superiori, che ne pensa?
"Approvo gli studenti. E' un loro diritto, si sono accorti che la legge regionale sul diritto allo studio era stata concepita contro di loro e che era studiata unicamente per favorire gli studenti a reddito alto che frequentano le scuole private. In questa legge non c'è principio di equità, neppure per gli studenti delle private: non si dà in misura adeguata al reddito. Non c'è poi alcun rispetto della legge di parità. Ma al ministro Letizia Moratti non importa. E' evidente che i suoi obiettivi coincidono con quelli del presidente Formigoni: attuare una politica scolastica per indebolire il sistema pubblico".
Veniamo alla nuova maturità, senza orali, nè commissari esterni...
"Non vi è ancora alcun documento ufficiale. Il ministro preferisce laciare parole d'ordine da S. Patrignano piuttosto che esporre un programma articolato in Parlamento. Corre voce che intenda presentare un nuovo disegno di legge. Noi Ds siamo contrari alla modifica, daremo battaglia alla Camera".
Si rivoluziona la riforma dei cicli, come lo vede?
"Sono contraria a questa operazione, sempre più chiara ormai, di totale smantellamento della riforma Berlinguer. Non ho ancora analizzato il documento sui cicli elaborato dalla commissione Bretagna. Se quello è il nuovo progetto di riordino della scuola non lo condivido affatto, in particolare sull'istituzione del doppio canale per l'adempimento dell'obbligo scolastico. L'opzione tra scuola superiore e formazione professionale sembra vada effettuata dopo il primo anno di scuola media! E' evidente che una scelta a 11 anni potrebbe essere più condizionata dallo status sociale degli alunni".
Arriviamo alla Finanziaria adesso al Senato.
"La Finanziaria si è arricchita di qualche risorsa aggiuntiva per il nuovo contratto del personale della scuola. La situazione iniziale era a dir poco drammatica ma anche con i fondi aggiuntivi, spalmati in tre anni, le risorse sono del tutto insufficienti per allineare lo stipendio dei docenti a quello dei colleghi europei, così come era stato promesso loro in campagna elettorale".