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La scuola riapre, ecco le misure

Nessun obbligo di screening di massa, ma ci sono i fondi

13/04/2021
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ItaliaOggi

Carlo Forte

Un vademecum per le scuole per applicare correttamente le misure anti-Covid contenute nel decreto-legge 44/2021. Lo ha elaborato e trasmesso agli uffici periferici e alle istituzioni scolastiche il neo-capo dipartimento del ministero dell'istruzione, Stefano Versari, con una nota emanata il 6 aprile scorso (491/2021). Il provvedimento reca il testo delle norme del decreto-legge che riguardano la scuola e le relative disposizioni interpretative e di attuazione alle quali gli addetti ai lavori dovranno attenersi. Il dispositivo e suddiviso in paragrafi, ognuno dei quali è dedicato ad una chiara e succinta esposizione delle novità. Anche con riferimenti puntuali per agevolare il reperimento delle altre fonti

Le nuove disposizioni prevedono che anche nelle zone rosse gli alunni dovranno frequentare la scuola in presenza dalla scuola dell'infanzia alla prima media compresa. È comunque prevista la possibilità, per i presidenti di regione, di adottare misure più restrittive quando la gravità della situazione dovesse renderlo necessario. Ma sempre di concerto con le autorità sanitarie e, preferibilmente, in riferimento a territori circoscritti nell'ambito della regione di riferimento, laddove dovessero presentarsi dei focolai di infezione. Resta fermo il divieto di attività didattica in presenza per le classi seconde e terze medie e per tutte le classi delle scuole superiori, che dovranno svolgere le attività didattiche a distanza. Salvo le deroghe previste per gli alunni portatori di handicap.

Nelle zone gialle e arancioni, gli alunni frequenteranno la scuola in presenza fino alla terza media compresa. Alle superiori, invece, le attività in presenza saranno consentite da un minimo del 50% a un massimo del 75% della popolazione studentesca. Per garantire il contenimento del rischio del contagio da Covid-19, gli uffici scolastici continueranno a partecipare tavoli tecnici interistituzionali costituiti presso le prefetture, diretti a favorire l'organizzazione dei trasporti in modo tale da evitare affollamenti sui mezzi pubblici. Le scuole, inoltre, dovranno adottare soluzioni organizzative volte ad evitare assembramenti all'entrata e all'uscita da scuola.

Per quanto riguarda gli alunni disabili Versari ha richiamato la vigenza delle disposizioni contenute nella nota 662/2021. Pertanto, laddove la didattica a distanza non dovesse rappresentare un'opzione utilizzabile in relazione alla gravità e alla natura dell'handicap di cui risulti portatore l'alunno interessato, i dirigenti scolastici dovranno consentire ai medesimi di continuare a fruire dell'attività in presenza.

Dove possibile e, con il consenso dei genitori degli alunni coinvolti, dovrà essere consentita anche la frequenza a piccoli gruppi di alunni non disabili della classe dell'alunno disabile, così da garantire il processo di integrazione. Anche per quanto concerne le attività laboratoriali è prevista una deroga al divieto delle attività in presenza, se necessario e con le dovute cautele.

L'amministrazione ha ricordato che sono ancora in vigore le norme che prevedono l'obbligo delle mascherine sia per gli operatori scolastici che per gli alunni, con la sola eccezione dei bambini di scuola dell'Infanzia. Sono previste deroghe solo per gli alunni disabili, qualora la natura dell'handicap ne rendesse impossibile l'uso e per tutte le situazioni, debitamente certificate, in cui le condizioni di salute del soggetto obbligato (alunno od operatore scolastico) nel precludano l'utilizzo.

Sullo screening il ministero dell'istruzione ha fatto presente, inoltre, che la normativa vigente non consente di obbligare gli alunni e gli operatori scolastici a sottoporsi agli esami al cui esito negativo vincolare lo svolgimento delle attività in presenza. Fermo restando, però, che gli screening di massa sono comunque consentiti su base volontaria. Pertanto, è possibile disporli a queste condizioni così da migliorare gli standard di sicurezza. A questo proposito l'amministrazione ha rinviato alle Faq pubblicate sul sito del garante della privacy.

Il governo ha stanziato 150 milioni per incrementare il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche. Le risorse sono finalizzate a rafforzare le misure per garantire il contenimento del contagio da Covidi-19. E saranno poste a disposizione delle scuole per l'acquisto di mascherine, disinfettanti, servizi di supporto psicologico e pedagogico, servizi medico sanitari, compresi quelli volti a garantire la sorveglianza sanitaria, e per l'acquisto di dispositivi diretti ad agevolare l'inclusione degli alunni disabili.

Il ministero ha raccomandato, inoltre, di adottare tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza e ad informare la condotta degli operatori ai principi di cautela e prudenza.