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La Stampa: Addio ai vecchi licei Rivoluzione dal 2010

Dal terzo anno nei linguistici una materia verrà insegnata in inglese

13/06/2009
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La Stampa

RAFFAELLO MASCI
ROMA
Più scienza, più tecnologie, più lingue straniere (ma anche una buona dose di latino), stages in azienda e alternanza scuola-lavoro. Così saranno i nuovi 6 licei italiani da settembre 2010, e uno di questi - fatto inedito - sarà dedicato alla musica e alla danza. E’ il ministro Mariastella Gelmini che, dopo aver provveduto a rinnovare gli istituti tecnici e professionali, ieri ha varato il nuovo «regolamento» sui licei. L’ultimo ad aver messo mano alla materia fu Giovanni Gentile nel 1923: forse un restyling si imponeva. La situazione a cui fare fronte era, in effetti, abbastanza complicata: tra indirizzi (396), «progetti assistiti» (51) e sperimentazioni a go go, oggi chi volesse scegliere un liceo si troverebbe di fronte la babele di 500 opzioni diverse. Dal 2010, invece, le varianti saranno solo sei (scientifico, classico, artistico, linguistico, coreutico e musicale, delle scienze umane) per un totale di dieci indirizzi.
Sei opzioni

L’artistico sarà articolato in tre indirizzi: arti figurative, architettura-design-ambiente e audiovisivo-multimedia-scenografia. Al classico restano, beninteso, latino e greco, ma sarà introdotto l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio. Lo scientifico oltre alla versione standard, ci sarà quella hard, denominata «scientifico tecnologica»: più scienze e niente latinorum. Il linguistico prevederà l’insegnamento di tre lingue straniere. Al terzo anno una materia non linguistica (esempio matematica, storia, eccetera) sarà impartita in lingua straniera. Dal quarto anno le materie in lingua saranno due. Il musicale e coreutico sarà articolato, appunto, nelle due sezioni musicale e coreutica. Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche. «Praticamente niente» fa notare la Cgil scuola. Il liceo delle scienze umane sostituisce quello sociopsicopedagogico il quale, a sua volta, sostituiva le vecchie magistrali. Il pacchetto prevede una opzione economico-sociale (anche qui il latino sarà facoltativo).
L’orario

Tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel 5° anno. Il classico ne avrà 31 per rafforzare la lingua straniera. L’artistico potrà arrivare a 35 e il musicale a 32, ma con le esercitazioni pratiche. Le scuole avranno poiuna quota di flessibilità degli orari del 20% nei primi due anni e del 30% negli altri tre.
Le novità

Il latino sarà valorizzato: ridotto in alcuni indirizzi, diventerà però opzionale in tutti i tipi di liceo. Cresce invece ovunque la matematica, così come la fisica e le scienze. Forte potenziamento delle lingue straniere «con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia». Approdano al liceo, infine, le discipline giuridiche ed economiche, sia nel liceo scientifico (opzione tecnologica), sia nel liceo delle scienze sociali (opzione economico-sociale), sia negli altri licei attraverso la quota di autonomia. I sindacati, su tutto questo, si dividono tra chi apprezza sia pur con caute riserve, come la Uil e la Cisl, e chi invece, come la Cgil, ribadisce che dietro tutta questa logica ci sono solo i tagli e l’esigenza di rientraci. Quanto all’ex sottosegretaria all’Istruzione, Mariangela Bastico (Pd), fa rilevare come l’impianto della Gelmini sia «classista e basato solo sugli apprendimenti teorici» proprio come quello di Gentile. Insomma: una fatica inutile, e soprattutto vana.