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La Stampa-Asti-Liceo classico scrutini bloccati

Liceo classico scrutini bloccati Roberto Gonella ASTI Fermento nella scuola astigiana. L'assemblea dei docenti della sezione del Liceo Classico dell'Istituto di istruzione superiore "Vittori...

10/06/2005
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La Stampa

Liceo classico scrutini bloccati

Roberto Gonella
ASTI
Fermento nella scuola astigiana. L'assemblea dei docenti della sezione del Liceo Classico dell'Istituto di istruzione superiore "Vittorio Alfieri" ha deciso il blocco degli scrutini. "La decisione - si legge in un comunicato diffuso a giornali e segreterie di altri istitituti - è stata presa in piena libertà e come risposta alla recente approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto attuativo della riforma della scuola secondaria". Il via già a partire dal prossimo anno scolastico. "Il testo della riforma - aggiungono i docenti del Classico - contiene provvedimenti di inaudita gravità, tali da assestare un duro colpo all'intero sistema scolastico e formativo". Tre in particolare i punti sotto accusa. "Il solco netto che si viene a creare tra formazione scolastica e formazione professionale - è scritto nel documento - quest'ultima demandata di fatto in maniera pressoché esclusiva alle agenzie regionali o private, con la conseguente sostanziale scomparsa degli attuali istituti professionali". Altro aspetto è la "liceizzazione generalizzata di tuti gli indirizzi scolastici che fa perdere agli attuali istituti tecnici la specifica dimensione professionalizzante e ridimensiona gli spazi dei licei già esistenti, chiamati a garantire una formazione culturale complessa ed articolata essenzialmente propedeutica agli studi universitari". La protesta riguarda inoltre la "drastica riduzione del monte ore complessivo nella maggior parte degli indirizzi di studio". Secondo i docenti del Classico la riduzione determinerebbe "un consistente impoverimento dell'offerta formativa oltre a gravi ripercussioni negative sulla disponibilità di nuove cattedre e indurrà a consistenti tagli di personale e di risorse". Aspetti ritenuti sufficienti a delineare l'immagine di una futura scuola pubblica "ancora più povera ed appiattita verso il basso, con un servizio più scadente a tutto vantaggio dell'istruzione privata".
Nei giorni scorsi gli insegnanti hanno inviato al ministro un documento in cui venivano espresse le riserve sulla riforma. Ai colleghi astigiani l'invito ad aderire alla protesta. Il blocco, nel rispetto della legge di autoregolamentazione dello sciopero, non sarà superiore a due giorni. "Per noi l'agitazione ha comunque una grande valenza simbolica - si conclude nel documento - per ricordare alla "società civile" le conseguenze nefaste della riforma". Blocco degli scrutini e astensione dagli staordinari a livello regionale anche per il personale Ata proclamato dalla categoria Scuola di Cgil, Cisl e Uil. Il 15 è prevista una manifestazione a Torino davanti alla Direzione generale regionale: saranno raccolte firme contro la riforma.