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La Stampa-La scuola è alla canna del gas

CARA ISTRUZIONE LA PROTESTA DEI SINDACATI E DEGLI INSEGNANTI: PRONTI A UNA MOBILITAZIONE GENERALE La scuola è alla canna del gas Tremonti colpisce duro: meno 40 per cento per le spese di ge...

27/01/2006
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La Stampa

CARA ISTRUZIONE LA PROTESTA DEI SINDACATI E DEGLI INSEGNANTI: PRONTI A UNA MOBILITAZIONE GENERALE

La scuola è alla canna del gas

Tremonti colpisce duro: meno 40 per cento per le spese di gestione

[FIRMA]Maria Teresa Martinengo
Scuole del Piemonte sul piede di guerra, prime in Italia, dopo aver ricevuto mercoledì la circolare 21/2006 della Direzione Generale Regionale del ministero dell'Istruzione. Il documento annuncia un abbondante, ennesimo taglio. Questa volta al "contributo ordinario per il funzionamento amministrativo-didattico". Nella scuola primaria significa rimanere con 1 euro per alunno più 182 per classe per tutto il 2006: per acquistare carta (anche igienica che, per altro, quasi ovunque, le famiglie già forniscono), cartucce per stampanti, materiali vari, manutenzione di macchine. E altro ancora.
"Abbiamo fatto i conti - spiega Anna Maria Dominici, direttore generale del Miur in Piemonte - sulla base della Finanziaria e abbiamo informato le scuole sulle risorse disponibili. Ogni ministero deve far i suoi conti: i tagli riguardano tutte le scuole, non sono un fenomeno piemontese. Forse qui l'informazione è partita prima che altrove".
"Sembra strano che a livello nazionale non si sia ancora preso atto della situazione - dice Enzo Pappalettera, segretario regionale della Cisl -, per questo come Cgil, Cisl e Uil abbiamo chiesto verifiche e un incontro urgente con la Dgr del Piemonte per conoscere l'entità complessiva dei tagli. Anche perché potrebbero esserci anche riduzioni su aggiornamento e autonomia. Se sarà tutto confermato dichiareremo subito la mobilitazione".
Intanto, colpita dalla pesantezza della scure di di Tremonti, l'Asapi, associazione delle scuole autonome piemontesi, ha fissato un'assemblea di protesta il 3 febbraio alle 10 all'Itis "Avogadro". Il presidente Giulio Cesare Rattazzi fa il punto: "L'improvvisa nota ministeriale che riduce del 41% il contributo statale per le spese di funzionamento arriva dopo che negli ultimi anni erano avvenute decurtazioni annuali del 10-15%, compreso la quasi totale soppressione dei fondi per l'autonomia: un sintomo da parte dell'amministrazione centrale della noncuranza verso il sistema didattico già colpito da provvedimenti iniqui e socialmente assurdi". A patire non sono solo le scuole. "Anche gli uffici periferici del Miur - dice Rattazzi - soffrono di tagli alle spese indispensabili per un loro adeguato funzionamento". Quegli stessi uffici, insomma, che hanno diramato la circolare. "Intensificheremo la battaglia per salvare il servizio scolastico pubblico dal degrado in cui viene costretto".
Lorenza Patriarca, coordinatrice regionale Uil dei dirigenti: "Lo stato non passa più neppure le pagelle. Lo scorso anno abbiamo usato fogli qualsiasi, ma si tratta di documenti e questa volta siamo andati in tipografia: una bella fetta di contributo se ne va per le pagelle". Paola Ravetti, dirigente dell'istituto d'Arte "Passoni": "Rispetto al 2001, i finanziamenti hanno subito un taglio del 52%. Come possono sopravvivere le elementari? Come potranno pagare la famosa tassa raccolta rifiuti?".
Sempre il 3, dirigenti scolastici e sindacati valuteranno anche "gli atteggiamenti della Regione Piemonte che mantiene una visione conservatrice rispetto all'integrazione tra istruzione e formazione professionale". Su questo tema la Cgil ha stilato nei un documento in cui esprime un giudizio molto critico sulle scelte della giunta.
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