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La Stampa-No al congelamento delle addizionali, al taglio dei trasferimenti e al blocco delle assunzioni

Regioni e Comuni: "Così ci commissariate" No al congelamento delle addizionali, al taglio dei trasferimenti e al blocco delle assunzioni ROMA Regioni ed enti locali pagheranno un prezz...

26/09/2002
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La Stampa

Regioni e Comuni: "Così ci commissariate"
No al congelamento delle addizionali, al taglio dei trasferimenti e al blocco delle assunzioni

ROMA

Regioni ed enti locali pagheranno un prezzo alto alla Finanziaria "di rigore". Le previsioni più nere - avanzate da "governatori" e sindaci nei giorni scorsi con dichiarazioni e interviste - ieri sera nella Sala Verde di Palazzo Chigi sono state superate. Tre sono le linee prospettate dal governo: taglio ai trasferimenti di risorse dal centro alla periferia ad un tetto del 2 per cento, congelamento delle addizionali (su Irpef o Ilor o sul bollo auto, ad esempio), blocco delle assunzioni nel quadro di una revisione degli organici. Misure che hanno creato non pochi malumori tra gli enti locali. C'è chi ha parlato di "commissariamento". Nel complesso, si è trattato di un incontro teso e nervoso. Da una parte i presidenti di Regione - c'erano il presidente della Conferenza, Enzo Ghigo (Piemonte), il vice Vasco Errani (Emilia-Romagna), e Roberto Formigoni (Lombardia -, e i rappresentanti degli enti locali, Unci (Province) e Anci (Comuni), con il presidente Leonardo Domenici, sindaco di Firenze, e altri primi cittadini, come Sergio Chiamparino. Dall'altra una folta delegazione di ministri, guidati dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: oltre a Tremonti (con il viceministro Baldassarri e il sottosegretario Vegas), anche il vicepremier Fini, i ministri Maroni, Matteoli, Alemanno, Marzano, Stanca, Moratti. Non sono mancati gli scambi di battute anche durante la riunione. Se Berlusconi ha esordito parlando di "scelte non facili", per le quali "come ogni padre di famiglia abbiamo un indice di priorità", la replica di Ghigo è stata piuttosto secca: "Presidente, però noi non siamo figli illegittimi". Conseguenza, un impegno del premier a tener conto delle critiche, soprattutto sul metodo adottato dal governo. "Noi faremo la nostra parte - spiega il governatore forzista, terminata la riunione -, Regioni Province e Comuni sanno che la situazione economica è critica, ma l'esecutivo non può trasferire su di noi decisioni già prese senza coinvolgerci. Questo non è accettabile". Persino Formigoni (anche lui di Forza Italia) rincara la dose, reduce dal collocamento del suo "super-Bond" a Londra: "Sarà una trattativa tosta - dice il presidente della Lombardia - e considero questo incontro come l'avvio di un lavoro. Certo, quando Tremonti prospetta l'ipotesi di bloccare le addizionali, in realtà enuncia un sogno di tutti noi. Ma bisogna vedere se sarà possibile. Almeno, sulla sanità ci hanno detto che l'accordo dell'8 agosto 2001 tiene". Non manca anche una polemica con il presidente della Camera: "Casini dice che il federalismo costa? - dice Formigoni - Secondo me costa di più non fare le riforme: non si può bloccare tutto, dopo che abbiamo cambiato la Costituzione". Ancora più dure le reazioni dei Comuni. Il presidente dell'Anci e sindaco diessino di Firenze, Domenici, che già dall'assemblea del Lingotto aveva lanciato l'allarme-Finanziaria, parla di un "commissariamento fiscale" della finanza dei Comuni. Analogo il commento del sindaco di Torino, Chiamparino. L'Anci però si è detta disponibile a nuovi incontri per un'analisi congiunta. Ma è sulla tenuta del sistema dei servizi e sul gap tra Nord e Sud che ha più insistito Ghigo, il quale invoca con forza il "pieno coinvolgimento delle Regioni". Quanto alla proposta di eliminare l'addizionale, il presidente dei governatori - che oggi incontrerà i colleghi per una riunione sicuramente "calda" - semplicemente la "rimanda al mittente". Unica concessione alle autonomie locali, l'avvio di una commissione per attuare l'articolo 119 della Costituzione, sul federalismo fiscale. Difficilmente potrà fare molti passi avanti, in questa situazione.

g. pa.