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La Stampa-Spezia contesta il Columbus Day pronto ricorso al pretore del lavoro

Spezia contesta il Columbus Day pronto ricorso al pretore del lavoro La festa a metà (solo gli studenti a casa) non piace: "Una confusione" Polemiche alla Spezia per la festa del Columb...

07/10/2004
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La Stampa

Spezia contesta il Columbus Day pronto ricorso al pretore del lavoro
La festa a metà (solo gli studenti a casa) non piace: "Una confusione"
Polemiche alla Spezia per la festa del Columbus Day. La Regione, varando il calendario scolastico, aveva inserito il 12 ottobre fra le festività. Tre giorni fa, una nota del Csa della Spezia, l'ex Provveditorato, ha riferito ai dirigenti che la festa sarebbe stata solo "didattica": bimbi a casa, ma scuole aperte. E ieri il direttore scolastico regionale, invitando le scuole a "valorizzare" il navigatore genovese, ha scatenato la contestazione fra gli operatori spezzini. Tanto che la Cgil annuncia un ricorso al pretore del lavoro contro la festa a metà.
Il brindisi nelle scuole insomma "rovinato" una volta scoperto che le segreterie avrebbero dovuto rimanere aperte. Attraverso i sindacati, il personale ha chiesto chiarimenti al direttore regionale Attilio Massara: "Il 12 non costituisce festa nazionale, ma giornata nazionale - ha risposto questi - occasione istituzionalmente riconosciuta perché le amministrazioni pubbliche promuovano la valorizzazione del contributo sociale, culturale e economico dato dal navigatore genovese".
"Non ha chiarito niente - accusano ora i dirigenti - dovremmo stare in classe a celebrare Colombo, senza allievi? O dire alle famiglie di mandarli a scuola?". "La circolare crea solo incertezze - denuncia Lorenzo Cimino, segretario della Cgil scuola - parla di "giornata" e non di festa, contraddicendo una delibera della giunta regionale, e invita a fare celebrazioni, in barba alla libertà di insegnamento. E' abbastanza grave, da ricorrere al Pretore". E anche il gruppo Ds, attraverso Moreno Veschi, contesta quella che definisce "una scelta scriteriata che crea malessere nelle scuole e nelle famiglie. La Regione vive sulla luna, se ne infischia dei problemi delle famiglie e getta nello scompiglio le direzioni scolastiche".