Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » La Stampa-Università, sì alla riforma ma senza l'opposizione

La Stampa-Università, sì alla riforma ma senza l'opposizione

POLEMICHE IL GOVERNO AVEVA POSTO LA FIDUCIA MA IN AULA E' RIMASTA SOLO LA MAGGIORANZA Università, sì alla riforma ma senza l'opposizione Il centro sinistra: legge orrenda, la prima che eli...

30/09/2005
Decrease text size Increase text size
La Stampa

POLEMICHE IL GOVERNO AVEVA POSTO LA FIDUCIA MA IN AULA E' RIMASTA SOLO LA MAGGIORANZA

Università, sì alla riforma ma senza l'opposizione

Il centro sinistra: legge orrenda, la prima che elimineremo

Flavia Amabile
ROMA
Approvata la riforma dell'Università con 160 sì e 7 no, ma la schiacciante maggioranza non deve ingannare: il centrosinistra ha preferito uscire dall'Aula e non votare un testo di cui condivideva poco e nulla, ad incominciare dalla scelta di porre il voto di fiducia. Il provvedimento e le polemiche passano ora alla Camera dove la riforma dovrà subire un nuovo esame che si annuncia fin da ora non del tutto agevole. "Per quanto riguarda il passaggio alla Camera, il tempo per sviluppare e riprendere il confronto ci sarà" ha promesso il suo presidente Pierferdinando Casini chiarendo che il calendario dei lavori sarebbe stato deciso dalla capigruppo che si è riunita nel pomeriggio di ieri e puntualizzando: "Ma la presiedo io". Casini ha poi rivolto rivolge "un invito alle istituzioni accademiche e anche al governo a riprendere il dialogo".
La riforma è stata infatti bocciata innanzitutto dai diretti interessati. "Ci accusano di conservatorismo, ma si è conservatori di fronte all'innovazione: che cosa c'è di innovativo in questa riforma?" si è chiesto Piero Tosi, presidente della Crui (Conferenza dei rettori italiani).
Nè le parole, nè le manifestazioni di protesta sono serviti a smuovere il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti che ha, invece, spiegato per l'ennesima volta i numerosi vantaggi delle novità introdotte: "Con la riforma in cattedra saliranno i migliori. È una legge che tutela i giovani e gli interessi del Paese". Molto diverso il giudizio dell'opposizione. Per il leader del centrosinistra Romano Prodi un'ulteriore dimostrazione dell'atteggiamento di sorpruso che sta tenendo la maggioranza è "aver posto la fiducia al Senato su un provvedimento come quello dei professori universitari" perchè "persino una questione importante come quella dei docenti e ricercatori viene liquidata senza discussione, con un voto di fiducia, che sminuisce il ruolo del Parlamento". Il capogruppo diessino Angius è entrato nel merito del provvedimento accusando il ministro dell'Istruzione di "dire solo falsità ". "Chi oggi protesta, vale a dire i rettori, i ricercatori e i sindacati, da mesi hanno chiesto un confronto con il ministro e sono rimasti inascoltati. Sono tutti giustamente preoccupati per i danni che questo provvedimento comporterà". Il capogruppo della Margherita, Willer Bordon, ha parlato di legge "orrenda" che il centrosinistra eliminerà al più presto, appena arrivato al governo. "Il centrosinistra - ha spiega Bordon - si è rifiutato di prendere parte a questo atto di grave offesa per l'università italiana". Anche i Verdi sono scesi in campo con il capogruppo Stefano Boco il quale ha difeso la scelta di non partecipare al voto di fiducia: "Non abbiamo voluto renderci complici di questo omicidio degli atenei italiani e dei nostri ricercatori". Per Tommaso Sodano di Rifondazione Comunista "è scandaloso il trattamento che il governo sta riservando al sistema universitario italiano. La maggioranza riesce a scontentare tutti: le istituzioni, i destinatari della legge e anche se stessa".
Si tratta di accuse che il centrodestra respinge con determinazione. Luigi Compagna dell'Udc ha detto "bravo" al governo per aver fatto ricorso senza esitazioni ad un voto di fiducia per correggere una riforma "che era stata stravolta dalla Camera". Giuseppe Valditara di An ha accusato i governi di centrosinistra di aver causato gravi danni alle università ed ha difeso l'intervento del governo che "oggi interviene per riparare quei guasti". Elisabetta Gardini, portavoce di FI, ha criticato il comportamento delle opposizioni a Palazzo Madama: "che si spiegano solo con l'intenzione di difendere gli interessi di pochi contro quelli di tutti i cittadini".