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LaStampaweb: Scuola, assenze insegnanti: nel 2009 diminuite del 32,45%

Brunetta: «La scuola serve non per dare lavoro, ma per educare»

19/03/2009
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ROMA

Sono 200-250 i milioni di euro risparmiati dallo Stato nel primo bimestre 2009 grazie al calo delle assenze per malattia dei professori (-32,45%) e quindi alla diminuzione del ricorso alle supplenze. Lo ha annunciato il ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, illustrando, insieme al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, i provvedimenti per la razionalizzazione dei corsi di laurea, dell’assenteismo e del precariato nella scuola e nell’università.

Nel mese di gennaio la diminuzione è stata del 29,2%, mentre nel mese di febbraio le assenze sono diminuite del 35,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È questo il risultato più significativo derivante dalla applicazione dell’ art. 71 della legge 133/2008 sul contenimento della spesa nelle Amministrazioni Pubbliche.

Il Ministero dell’Istruzione ha infatti svolto il monitoraggio mensile delle assenze del personale della scuola con contratto a tempo indeterminato, relativamente ai primi due mesi del 2009, confrontato con il corrispondente periodo del 2008. La rilevazione ha riguardato le assenze effettuate dai docenti e dal personale ausiliario tecnico amministrativo (Ata) in servizio presso le scuole statali di ogni ordine e grado. Le informazioni raccolte, relative al 95% delle istituzioni scolastiche, hanno riguardato le assenze per malattia, retribuite e non, e le assenze dovute ad altri motivi.

Confrontando i periodi di assenza per malattia superiori a dieci giorni nei mesi di gennaio e febbraio relativi ai due anni, questi sono diminuiti, per i docenti, a febbraio del 19,8% e a gennaio del 18,5%; per il personale Ata invece rispettivamente del 28% a febbraio e 34,8% a gennaio. Nel mese di febbraio, su base territoriale, la maggiore diminuzione si è registrata, sia per il personale Ata che per il personale docente, nelle regioni dell’Italia centrale (rispettivamente il 39,1% e 39,7%). Seguono le aree meridionali ed insulari col 37,3% e del 36,6%.

I meccanismi di razionalizzazione della scuola, come quello della riduzione delle assenze per malattia, ha quindi sottolineato Brunetta durante la conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Chigi, creano un «circuito virtuoso» per cui la scuola, non solo risparmierà 250 milioni di euro, ma avendo meno supplenze da fare creerà anche meno precariato. «La scuola - ha concluso Brunetta - serve non per dare lavoro ma per educare».