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Le domande di assunzione calano a 56 mila Il Miur: nessuna supplenza sull'organico potenziato

Fuori 15 mila istanze per l'infanzia, non prevista dal piano renzi. In testa campania e sicilia

01/09/2015
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ItaliaOggi

Giorgio Candeloro

Il Miur ha pubblicato i numeri dettagliati delle domande pervenute per la tornata di immissioni in ruolo della cosiddetta fase B. In totale sono giunte 71.643 candidature, qualcosa meno di quanto previsto, forse per il timore di molti aspiranti di doversi trasferire molto lontano da casa, visto il carattere nazionale del piano assunzionale previsto dalla riforma. Ogni aspirante è conteggiato una sola volta nel grado di istruzione e nella classe di concorso in cui presenta il punteggio migliore. La maggior quantità di domande proviene dalla secondaria di secondo grado , quasi 29.000, seguite dalla primaria con 16.619, dalla scuola dell'infanzia con poco meno di 15.000 e dalla secondaria di primo grado con poco più di 11.000. Sono 10.718 le domande per i posti di sostegno, circa il 60% delle quali alle superiori. Dal totale delle assunzioni, comunque, si dovranno sottrarre circa 15.000 aspiranti della scuola dell'infanzia, dove non ci sono posti disponibili. Ciò riduce i «70.000 che festeggeranno l'assunzione», sbandierati dal governo a Ferragosto, a cifre decisamente più contenute.

Per quanto riguarda la provenienza geografica delle domande, la parte del leone la fanno Campania e Sicilia (11.142 domande la prima, 11.864 la seconda), il che conferma l'eventualità dell' esodo di aspiranti da sud a nord, visto che la maggior parte dei posti disponibili è nelle regioni settentrionali. E consistenti sono anche le quote di Puglia e Calabria (oltre 10.000 domande in due). Anche per il sostegno più del 60% delle domande proviene da sole tre regioni meridionali: Sicilia, Campania e Puglia. Per le classi di concorso grande affollamento per la A019 (diritto ed economia), dove però i posti disponibili sono pochissimi, e per quelle di area umanistica. Tutto dovrà concludersi entro il 15 settembre: sono disponibili 16.210 posti comuni e 8797 di sostegno.

Le proposte di assunzione, che dovranno pervenire agli interessati tra l'1 e il 2 settembre, verranno pubblicate sul sito www.istruzione.it. Si dovrà accettare o rinunciare entro 10 giorni tramite istanze on line e la mancata accettazione avrà gli stessi effetti di una rinuncia. Si tratterà naturalmente di assunzioni con nomina giuridica, come anche le successive della fase C che avverrà sulla base degli futuri organici dell'autonomia. In sostanza gli assunti di queste due fasi avranno, per quest'anno ancora, una supplenza fino al 30 giugno e raggiungeranno le scuole di assunzione solo da 1 luglio 2016. Il Miur ha peraltro recentemente ribadito che non vi saranno supplenze annuali per l'organico potenziaro dell'autonomia,che dunque resterà di fatto vacante in quasi tutti gli istituti per l'anno scolastico 2015-16.

Non tutto quindi sembra filare liscio come sperato dal Miur e i nodi ancora da sciogliere sono diversi: innanzi tutto c'è il rischio consistente che il numero di chi ha fatto domanda non riesca a coprire il contingente del piano straordinario; soprattutto per quanto riguarda il sostegno i posti di infanzia, primaria e media non saranno tutti coperti e in fase C ci saranno candidati per il sostegno solo alle superiori. Inoltre c'è il problema della potenziale iniquità tra aspiranti delle fasi B e C: i primi, con punteggi più alti, sottoposti a una mobilità nazionale, i secondi con meno punti, ma chiamati dai presidi e quindi con maggiori chances di un posto dalle parti di casa.

Il tutto con rischio, più che probabile, di un mega-contenzioso. Contenzioso possibile anche da parte dei precari delle graduatorie ad esaurimento che non hanno presentato la domanda per le fasi B e C e minacciano ricorsi sia contro l'organico dell'autonomia, che rischia di annullare in prospettiva la loro possibilità di partecipare al conferimento delle supplenze annuali, sia contro il complesso del piano di assunzioni straordinario che lederebbe il loro diritto a veder scorrere la graduatoria di cui continuano a far parte per le immissioni in ruolo. Insomma il rischio di un autunno caldo, coi giudici al lavoro ad aleggiare sul piano di assunzioni della Buona scuola,non sembra un'ipotesi così remota