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Liberarsi dalla paura di non avere futuro

La mobilitazione serve a fermare progetti che stanno mettendo in ginocchio un’intera generazione

18/11/2010
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l'Unità

È la paura di un’intera generazione quella che è scesa in piazza ieri. I tagli a scuola e università, infatti, non sono solo dei correttivi di bilancio, ma rispondono ad una precisa scelta, si legano strettamente ai tagli alla cultura e ai finanziamenti a scuole e università private, che, ovviamente, non mancano mai. C’è chi vuole una generazione ignorante, una generazione piegata alle logiche del consumo e del mercato, precaria e incapace di ribellarsi. A quest’idea di società noi rispondiamo con una rinnovato spirito di protagonismo, vogliamo riscoprire nelle nostre scuole e università la dimensione collettiva da tempo smarrita smarrita. Le tante occupazioni e autogestioni che si stanno susseguendo raccontano proprio questa voglia di partecipazione e cambiamento che vogliamo contrapporre alle logiche dell’individualismo e della guerra tra poveri che ci impongono. C’è una generazione che chiede di essere protagonista del proprio tempo. Altro che bamboccioni, gli studenti oggi vogliono forme di welfare universali, chiedono di potersi emancipare dalla schiavitù della precarietà e di far entrare la nostra società veramente in Europa. Dalle manifestazioni di ieri il governo esce sfiduciato dagli studenti in entrambi i rami del parlamento, in migliaia abbiamo presidiato sia la Camera che il Senato chiedendo a gran voce le dimissioni di questo governo. Sembra proprio che da ieri sia partita una nuova ondata di mobilitazione, le occupazioni - non da ultima quella di palazzo Campana a Torino, non occupato dal ’68 - lo dimostrano. Saremo di nuovo in piazza il 27 novembre con la CGIL, per rispondere all’attacco ai nostri diritti che vede nel collegato lavoro, approvato poche settimane fa, solo l’ultima rappresentazione legislativa. Come recitava lo striscione romano di ieri, la sfida ormai è lanciata: «Generazione precaria, governo precario. Vediamo chi cade».

Stefano Vitale - Esecutivo Rete della Conoscenza