Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Liberazione-Contratti, oltre 7 milioni in attesa di rinnovo

Liberazione-Contratti, oltre 7 milioni in attesa di rinnovo

Contratti, oltre 7 milioni in attesa di rinnovo Maroni provoca gli statali. La Fp Cgil: fuori i soldi o riparte la lotta Sono oltre sette milioni i lavoratori che, nei diversi settori, sono in ...

28/08/2005
Decrease text size Increase text size
Liberazione

Contratti, oltre 7 milioni in attesa di rinnovo
Maroni provoca gli statali. La Fp Cgil: fuori i soldi o riparte la lotta
Sono oltre sette milioni i lavoratori che, nei diversi settori, sono in attesa del rinnovo del proprio contratto di categoria. Una cifra consistente che potebbe aprire le porte ad un autunno caldo proprio sul fronte dei rinnovi.
Quattro i macro settori dove il confronto appare ancora lontano da una conclusione positiva: quello dei metalmeccanici, che fra grande industria, Pmi ed indotto raggruppa oltre 1 milione e 850 mila addetti; quello degli alimentaristi, che in senso stretto sono 560mila ma che, fra addetti alla produzione, al commercio e all'agricoltura a cui viene applicato il contratto, sfiorano i 3 milioni di lavoratori; quello delle telecomunicazioni, dove i circa 2 milioni di addetti attendono il rinnovo dal dicembre 2004.

Infine, quello del pubblico impiego che, dopo l'accordo quadro di prima dell'estate, vedrà a settembre le singole categorie (circa 3,5 milioni di persone) sfilare all'Aran per chiudere i vari contratti di comparto. "Nel settore pubblico - spiega il ministro del Welfare Roberto Maroni - gli appuntamenti principali sono due: gli autoferrotranvieri, il cui contratto scaduto non possiamo più permetterci di non rinnovare e il pubblico impiego, a cui abbiamo dato un sacco di soldi e per il quale ora serve una decisione politica, che rispetti l'impegno più grande chiesto dal Governo: l'introduzione, finalmente, della mobilità e del merito". Per ciò che riguarda il settore privato Maroni afferma, "senza nessuna ironia", che "visti i rapporti fra Confindustria e sindacati, mi aspetto chiusure rapide dei contratti".

Carlo Podda, segretario della Fp Cgil, scuote la testa: "Al ministro Maroni non basta mai. Non solo - sottolinea - i lavoratori pubblici sono ancora in attesa di stipulare i contratti che scadranno a fine anno ma il governo non ha nemmeno stanziato in Finanziaria le risorse previste dall'accordo di maggio, accordo - ricorda Podda - che ha già risolto le questioni di cui parla il ministro. Non c'è quindi più nessun alibi, la nostra pazienza è anzi esaurita e se alla ripresa non si procederà immediatamente al rinnovo contrattuale - avverte il sindacalista - il conflitto ripartirà".