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Liberazione-E contro gli abbandoni Moratti e Pisanu siglano un protocollo di collaborazione anticriminalità

E contro gli abbandoni Moratti e Pisanu siglano un protocollo di collaborazione anticriminalità Scuola, non arriva al diploma uno studente su 4 Troppi ragazzi in Italia abbandonano la scuol...

07/02/2004
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Liberazione

E contro gli abbandoni Moratti e Pisanu siglano un protocollo di collaborazione anticriminalità
Scuola, non arriva al diploma uno studente su 4
Troppi ragazzi in Italia abbandonano la scuola superiorie senza completare il corso e senza entrare in possesso del diploma di maturità. Solo il 72 - 73 per cento, secondo dati diffusi dal ministero per l'Istruzione, arriva al famigerato "pezzo di carta", con un tasso di dispersione superiore al 25 per cento.
Per quanto riguarda la scuola dell'obbligo, la dispersione è invece quasi irrilevante, in linea con la media europea: alle elementari la dispersione scolastica è attono allo 0,08 per cento, alle medie i "dispersi" si attestano sullo 0,37. Con il passaggio alle superiori la situazione precipita. I ragazzi che abbandonano gli studi durante il quinquennio sono 240 mila, con picchi - secondo il ministero - negli istituti tecnici professionali e artistici, ma anche in alcune aree del paese come il Sud (soprattutto in Calabria) e in alcune periferie urbane. La situazione italiana in questa fascia d'età è tra le peggiori d'Europa: rispetto, ad esempio, a Francia e Gran Bretagna lo scarto va dai 6 ai 10 punti; dietro di noi stanno Portogallo e Grecia. L'obiettivo europeo, sancito nel patto di Lisbona, è di limitare entro il 2010 la dispersione scolastica al 10%.

In questa prospettiva, la ministra dell'Istruzione, Letizia Moratti, e il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, hanno siglato ieri un protocollo di "reciproca collaborazione" con l'intento, annunciano, di ridurre i fenomeni di criminalità, di disagio ed emarginazione sociale nelle scuole del Mezzogiorno. Il progetto punta a rafforzare la legalità in aree a particolare densità criminale, anche attraverso interventi di formazione; a costituire Centri per la prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica e del disagio giovanile; a migliorare le tecnologie nelle scuole; alla formazione continua dei giovani adulti.

"Ci si pone il problema della dispersione scolastica dei ragazzi del Sud non per garantire il loro diritto, ma per "iscriverli" automaticamente nelle file della criminalità", commenta Loredana Fraleone della segreteria di Rifondazione comunista, ricordando che alti tassi di abbandono delle scuole superiori si registrano anche, per esempio, nel Nord est. Dietro l'angolo c'è il decreto sulla scuola superiore, ormai pronto: "Queste iniziative servono in realtà a sostenere la filosofia del "doppio canale": da una parte i licei, dall'altra la formazione professionale pura e semplice, in continuità, purtroppo, con l'operazione avviata a suo tempo dal centrosinistra", spiega ancora Fraleone. Il governo ha intenzione di liquidare gli istituti professionali di Stato, in cui si studiano tutte le materie e che danno accesso all'università, per creare serbatoi di formazione al lavoro tout court affidati alle regioni: "Un'operazione classista", denuncia Fraleone, "spacciata da provvedimento antidispersione".

B. M.


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