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Liberazione: Fioroni contro il Tar sui crediti della maturità Giudizio in religione per tutti, protestano le associazioni

«La situazione è grave ed imbarazzante», scrivono decine di associazioni di genitori, operatori della scuola (tra cui Assur) e reti laiche e religiose

01/06/2007
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Liberazione

Il Ministro della Pubblica Istruzione ricorre al Consiglio di Stato contro l'ordinanza del Tar Lazio che sospendeva il concorso per gli esami di maturità nel "credito scolastico" del'insegnamento della religione. «La situazione è grave ed imbarazzante», scrivono decine di associazioni di gentiori, operatori della scuola (tra cui Assur) e reti laiche e religiose. «Il Ministro Fioroni ha cercato di introdurre surrettiziamente l'ora di religione fra le materie che concorrono a pieno titolo a formare la valutazione degli studenti per gli esami di Stato. Questo determina una situazione di discriminazione e disparità fra gli studenti che si avvolgono e quelli che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica, senza poter o voler usufruire di attività alternative». Lo ha già detto la Corte di Cassazione, poi il Tar, ma al ministro non basta. E il Presidente della Sesta sezione del Consiglio di Stato, ha annullato provvisoriamente (sino al giorno successivo agli scrutini), l'ordinanza cautelare del Tar, impedendo così che gli scrutini stessi possano avvenire nel rispetto della legge e della Costituzione. «Nell'attuale situazione gli scrutini si svolgeranno secondo la volontà del Ministro, ma il successivo pronunciamento nel merito del Tar Lazio, che deve ancora avvenire, con molta probabilità ne porrà in dubbio l'esito annullando la parte impugnata dell'Ordinanza Ministeriale», scrivono le associazioni. «Si verificherebbe così una situazione di incertezza giuridica sul corso e sugli esiti degli esami di Stato, la cui responsabilità non potrà che ricadere sul Governo». «Chiediamo al Presidente del Consiglio di adoperarsi in tempi rapidissimi affinché impedisca questo grave scempio della laicità della scuola pubblica e vengano ristabiliti lo status quo ante, la legalità e la certezza del diritto, dal momento che il Governo può annullare in sede di autotutela le contestate e discriminatorie innovazioni apportate dall'ordinanaza ministeriale». E' tardi, gli esami stanno arrivando, gli studenti non cattolici verranno discriminati. E' questo che vuole il ministro?

01/06/2007


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