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Liberazione: Flc Cgil: «La ricerca è senza più fondi.

Il governo intervenga. Urgenti nuove assunzioni»

11/07/2006
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Liberazione

Alessandra Pugliese
Sono arrivate da tutta Italia le diverse centinaia di ricercatori del Cnr che ieri mattina hanno aderito alla manifestazione, organizzata a Roma dalla Flc Cgil, contro lo stato di abbandono dell’istituto, la mancanza di fondi per la ricerca e l'elevato numero di ricercatori precari.
Nei cinque anni di governo Berlusconi, la già difficile situazione del Cnr è andata progressivamente peggiorando, grazie alle riduzione dei fondi per la ricerca - dai 584 milioni di Euro del 2002 ai 479 del 2005 - e alla riforma Moratti del 2003, che, trasformando il consiglio direttivo a composizione scientifica in consiglio d'amministrazione, ha portato alla politicizzazione dell’ente.

I pochi fondi stanziati sono stati male amministrati dalla gestione autoritaria e ondivaga di Fabio Pistella, nominato presidente del Cnr nel luglio del 2004, anche grazie ad un curriculum fasullo (come denunciato nel marzo scorso dalla rivista Nature).

Negli anni della presidenza Pistella si è anche assistito a commissariamenti politici degli Enti di Ricerca, alla fuoriuscita da prestigiosi progetti di ricerca internazionali, all’assenza di politiche sull’innovazione e sullo sviluppo e all’introduzione di un criterio poco trasparente nell’attribuzione dei fondi per la ricerca.

In coerenza con lo spirito della riforma Moratti, Pistella ha centralizzato e burocratizzato tutte le decisioni, emarginando la rete di ricerca e gli istituti e concentrando il potere nelle mani dei capi di dipartimento di sostanziale nomina politica.

L’attuale presidente ha anche venduto alcuni immobili di proprietà dell’ente, per restare nei quali il Cnr è oggi costretto a pagare affitti salati.

Ieri, al termine della manifestazione, una delegazione della Flc è stata ricevuta dal Ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi, che ha assicurato il proprio interessamento ai problemi del Cnr e alla questione del personale precario.

Un intervento straordinario del governo e del parlamento è stato anche chiesto dalla delegazione del Prc presente alla manifestazione, che ha sottolineato la necessità di restituire il patrimonio culturale del Cnr alla gestione della comunità scientifica e della sostituzione dell’attuale presidenza.