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Liberazione: I metodi spicci di Brunetta

Statali, Cgil se ne va. Rdb non va

29/05/2008
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Liberazione

«Se il buongiorno si vede dal mattino... tira aria di tempesta», Carlo Podda (Fp-Cgil) commenta così l'incontro convocato dal ministro Brunetta sul "piano di riforma industriale della pubblica amministrazione" e durato per la Cgil 15 minuti. «O si cambia o comincia il conto alla rovescia per la mobilitazione», rincara la dose il segretario generale Flc-Cgil, Enrico Panini. Le accuse: il ministro vuole decidere per il sindacato, «compresa la formazione delle delegazioni», «teorizza sulle sue proposte un confronto via e-mail tra le parti sociali» con obbligo di risposta entro 48 ore, e dulcis in fundo dice ai giornalisti (ma non al tavolo) che non ci sono risorse economiche per i contratti 2008-2009. Più dialogante la Cisl: «E' l'avvio di un confronto sul merito», commenta Gianni Baratta, segretario confederale. Ancora più positiva l'Ugl, a cui piacciono i metodi spicci di Brunetta: «Approccio assolutamente innovativo». Rdb-Cub, invece, non si è proprio presentata al tavolo: «Il ministro equipara l'alta funzione di produzione del welfare a una qualunque fabbrica di manufatti - spiega Paola Palmieri, della direzione nazionale - se poi voleva convocarci solo per la consegna di un documento gli facciamo notare che, come pubblici dipendenti, contrariamente a quanto egli crede, non siamo abituati a perdere tempo e lo invitiamo pertanto ad inviarci tutta la documentazione per posta». Contento, invece, Brunetta: «Il 95% dell'Italia è con me», perché l'inefficienza della pubblica amministrazione «è la palla al piede del Paese».